giovedì 9 luglio 2009

ECCO PERCHE' IL PARTITO DEMOCRATICO IN SICILIA POTREBBE CONFIGURARSI UN MOSTRO CON DUE TESTE


E' bastata la proposta di Totò Cuffaro di stringere un patto d'opposizione tra Udc e Pd, contro il Governo Lombardo, per mettere alla prova l'unità all'interno del partito democratico in Sicilia.
S'è visto subito che, se da parte del segretario regionale Francantonio Genovese il patto è stato giudicato fattibile e auspicabile, netto è stato invece il rifiuto a tale proposta opposto da Antonello Cracolici, che all'ARS è capogruppo del PD.
Una spaccatura di intenti che, se secondo l'ottica di Cuffaro va giudicata "una forma di inciucio segreto" tra la parte diessina del PD e Lombardo, mentre da Cracolici viene invece addebitata agli ex margheritini, che capitanati da Genovese vorrebbero inciuciare con il tanto criticato Udc di Cuffaro.
Ma se tali sono gli aspetti contingenti d'un contrasto interno, non è proprio in questa particolare circostanza che si possono trovare le effettive cause della lamentata, innegabile spaccatura nel PD siciliano.
A guardar bene i motivi reali potrebbero essere un tantino meno occasionali.
Il PD siculo - a ben vedere - non è riuscito ancora a radicarsi come partito unico, avendo preferito mantenere le vecchie e differenti radici originarie dei due propri componenti.
"Che le cose stiano proprio così lo testimonia in maniera esemplare il fatto che a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, gli ex della Margherita sono rimasti nel cortile della Fontana, gli ex Democratici di sinistra nella vecchia sede del gruppo parlamentare comunista". Cioè ognuno ha mantenuto abbarbicate al suolo le proprie radici. Che ormai - si può dire - risultano obsolete.
"Per cui "la “Margherita” e i “DS” hanno mantenuto abitudini, criteri organizzativi, contabilità, bilanci divisi, più o meno. Coloro che si occupavano di amministrazione prima della nascita del PD, hanno continuato a fare il loro lavoro senza cambiare niente, nemmeno una virgola. Anche il personale di supporto è rimasto dov’era. "
E allora, la spaccatura è solo occasionale e transitoria o ha origini più severe?

1 commento:

franzsidoti ha detto...

C'è chiaramente qualcosa di storto in questo PD siciliano.I valori anzi i disvalori che lo sgovernano sono rintracciabili nell'assenza di una vera cultura politica comune.Nell'assoluta mancanza di fiducia fra le due parti originarie.Nell'assoluta mancanza di etica condivisa.Ci vorrebbe una fusione,e invece loro provano la scissione continua.Non si vergognano del pessimo esempio che danno.E poi ci si lamenta che il partito non è radicato,e perde.Tutti i partiti dicentro sinistra compreso IDV recentemente qui a barcellona hanno fatto una riunione , conclusasi con la comune espressione di volontà di stare uniti in un programma comune.La vecchia riedizione dell'UNIONE? Speriamo in qualcosa di più profondo e duraturo.

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.