Rita Borsellino ha sciolto la riserva. Ha accettato di figurare a capo della lista Pd nella circoscrizione Sicilia-Sardegna, per le elezioni al Parlamento Europeo. L'adesione è stata annunciata da lei stessa personalmente al segretario nazionale del Partito Democratico, Dario Franceschini, dopo che tale decisione era stata concordata in una riunione del consiglio nazionale e regionale di Un'Altra Storia, il movimento unitario costituitosi, in occasione della candidatura della Borsellino alle ultime regionali, come progetto di cambiamento e d'incontro democratico con la società. Per cui tutte le iniziative politiche da lei avviate sono state sempre concordate.
Questa, la comunicazione ufficiale a conclusione della riunione: "Il Consiglio nazionale e quello regionale di Un’Altra Storia, riunitisi congiuntamente ieri nella sede di via XX Settembre a Palermo, al termine di un sereno e costruttivo confronto hanno dato pieno mandato a Rita Borsellino, nella qualità di presidente del movimento, di assumere qualunque decisione riterrà opportuna circa la sua candidatura alle elezioni europee. I consiglieri rimettono pertanto la decisione della candidatura nelle mani del presidente Rita Borsellino, rispetto alle proposte pervenute da più fronti, "certi che la sua scelta non si allontanerà dagli obiettivi e dalla filosofia del movimento”.
E la Borsellino ha deciso di accogliere l'offerta fatta da Franceschini, spiegandone così la motivazione:"La decisione finale della mia candidatura fra le liste del Partito Democratico è scaturita dalla condivisione di un progetto comune”. “Essa ha avuto un decorso lungo e pensato, oltre che rispettoso delle riflessioni interne al partito regionale e nazionale, e nasce da una scelta consapevole, in cui il mio progetto di costruzione politica fondata sulla partecipazione della società si abbraccia al progetto politico del Partito Democratico". Determinante è stato "un segnale di apertura da parte del Pd verso la società civile che ho sentito di sposare e che riflette la natura originaria e gli obiettivi che il Pd si è dato all’atto della sua costituzione. Il Partito Democratico, per voce del suo segretario Franceschini, ha visto nella mia candidatura la possibilità di valorizzare al meglio quel progetto costruito negli anni, quell’esperienza di partecipazione, che nasce dalla società e si muove per la società stessa, per portarlo in Europa". Quindi "una scelta meditata, condivisa e supportata dal consiglio nazionale e regionale di Un’Altra Storia, che mi consente, ripartendo dall’Europa appunto, di soddisfare una necessità forte e tangibile di questi tempi: riportare al centro dell’Italia e dell’Europa la tutela della democrazia, messa a rischio dai governi del centrodestra”.
Questa, la comunicazione ufficiale a conclusione della riunione: "Il Consiglio nazionale e quello regionale di Un’Altra Storia, riunitisi congiuntamente ieri nella sede di via XX Settembre a Palermo, al termine di un sereno e costruttivo confronto hanno dato pieno mandato a Rita Borsellino, nella qualità di presidente del movimento, di assumere qualunque decisione riterrà opportuna circa la sua candidatura alle elezioni europee. I consiglieri rimettono pertanto la decisione della candidatura nelle mani del presidente Rita Borsellino, rispetto alle proposte pervenute da più fronti, "certi che la sua scelta non si allontanerà dagli obiettivi e dalla filosofia del movimento”.
E la Borsellino ha deciso di accogliere l'offerta fatta da Franceschini, spiegandone così la motivazione:"La decisione finale della mia candidatura fra le liste del Partito Democratico è scaturita dalla condivisione di un progetto comune”. “Essa ha avuto un decorso lungo e pensato, oltre che rispettoso delle riflessioni interne al partito regionale e nazionale, e nasce da una scelta consapevole, in cui il mio progetto di costruzione politica fondata sulla partecipazione della società si abbraccia al progetto politico del Partito Democratico". Determinante è stato "un segnale di apertura da parte del Pd verso la società civile che ho sentito di sposare e che riflette la natura originaria e gli obiettivi che il Pd si è dato all’atto della sua costituzione. Il Partito Democratico, per voce del suo segretario Franceschini, ha visto nella mia candidatura la possibilità di valorizzare al meglio quel progetto costruito negli anni, quell’esperienza di partecipazione, che nasce dalla società e si muove per la società stessa, per portarlo in Europa". Quindi "una scelta meditata, condivisa e supportata dal consiglio nazionale e regionale di Un’Altra Storia, che mi consente, ripartendo dall’Europa appunto, di soddisfare una necessità forte e tangibile di questi tempi: riportare al centro dell’Italia e dell’Europa la tutela della democrazia, messa a rischio dai governi del centrodestra”.
1 commento:
Condivido la scelta e le parole della Borsellino.IlPD partito democratico di centrosinistra sintesi di esperienze laiche socialiste cattoliche riformiste del nostro Paese ne trarrà grande vantaggio dall'onestà e fiducia che ispira la Borsellino nonchè dalla sua esperienza coi giovani e popolare.E' stimabile.Potrà contribuire a sciogliere alcuni nodi di questa recente mischiata moderna cultura politica.Riuscirà a trovare una sua propria collocazione nel parlamento europeo?Un partito popolare di centrosinistra a fronte del partito popolare di centrodestra?
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