mercoledì 14 gennaio 2009
PENSACI, CARO NINO: QUESTA E' PURTROPPO LA PRASSI....
Stamattina, mentre mi trovavo dal fruttivendolo per acquistare un po' di frutta, Nino, che in quel posto lavora, mi ha detto: "Me lo vuole scrivere un articolo per dire a questi signori che qui c'è un pozzetto di fogna che emana un terribile fetore?"
Ebbene, si, lo scrivo e colgo l'occasione per ribadire che il rischio è grosso e va oltre il fetore, perchè se i tombini rimangono fetenti è a causa delle caditoie otturate da melma nera, schifosa e puzzolente.
Quindi - dicamolo ai signori del Comune - costituiscono un duplice pericolo: uno per la salute di chi ci vive accanto, l'altro per la città intera, in quanto impedendo lo smaltimento dell'acqua piovana, durante le piogge tipo quelle recenti, favoriscono l'allagamento delle strade.
Come d'altrode è avvenuto l'11 dicembre e l'altro ieri.
E' probabile che, dopo il nubifragio della fine dello scorso anno, in un mese trascorso da allora nessuno abbia provveduto a fare quel lavoro di pulitura dei tombini, che solitamente facevano una volta gli spazzini. E ciò nonostante che ci sia stato un preciso accordo con l'azienda appaltatrice per la pulizia della città: almeno dovrebbe essere così, secondo quanto ha dichiarato ultimamente il sindaco al Consiglio Comunale.
E' ovvio quindi che Nino senta tutto quel fetore, se nulla è stato fatto.
Ma perchè non sarebbe stato fatto?
Forse perchè s'è ritenuto che a pulire le condotte abbia provveduto il nubifragio dell'11 dicembre?
O caro Nino, sapessi quante cose necessarie vengono eluse!
Purtroppo capita che nei momenti d'emergenza chi amministra si riprometta di porre rimedio a certe carenze, e che lo desideri effettivamente con sincerità, ma poi pian pianino, col trascorrere del tempo e con le sopravvenienti nuove incombenze, la ripromessa langue fino a spegnersi, e dovrà arrivare un'altra emergenza per rendersi conto che quel determinato intervento è passato in cavalleria.
E sarà probabilmente troppo tardi qualsiasi atto di resipiscenza: se poi ci sarà. Non credere però che tutto questo accada soltanto a Barcellona.
Direi che sembra piuttosto una prassi consolidata in molti altri centri della nostra bella Sicilia, dove - come leggo su Repubblica di oggi - "c'entrano, e molto, il malgoverno e la cattiva amministrazione, l'irresponsabiltà politica e l'assenza di adeguati controlli".
"La conferma viene dalle statistiche, ma ogni cittadino può constatarlo da sè nella vita quiotidiana: nel campo della sanità, dei trasporti, della pubblica amministrazione, nella gestione del mercato del lavoro, nella gestione dei servizi. Un esempio? La disastrosa gestione (tranne rarissime eccezioni) dei servizi di raccolta di smaltimento dei rifiuti urbani, affidati ad una pletora di 27 Ato, acronimo beffardo che sta per Ambito territoriale ottimale".
E qui ti lascio. A meditare, se vuoi.
fra Galdino
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1 commento:
I cittadini devono fare la loro parte,cioè segnalare gli inconvenienti in tempo e con testardagine,fino alla loro soluzione.Il "minnifuttu" denuncia una mentalità furbastra di un'intelligenza mal diretta,che non ha a cuore il bene di tutti.E qui da noi la furbizia e il cinismo sono di casa.Se si cumula la furbizia e il cinismo degli amministratori con quelli dei cittadini,l'interesse generale non sarà mai servito.Se vogliamo una città migliore dobbiamo fondere etica e civismo.A cominciare dagli amministratori della cosa pubblica,i quali però sembrano assenti.
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