Le scuole della nostra città, in buona parte precarie anche prima dello sconquasso atmosferico che tanti danni ha arrecato a Barcellona, per essere messe in condizione di adeguata agibilità hanno bisogno di finanziamenti, che sicuramente non possono uscire direttamente dalle casse del Comune o della Provincia. Occorrono fondi stanziati soprattutto dal Governo nazionale e da quello regionale. E' quindi auspicabile che, pur a fronte delle attuali difficoltà determinate dalla crisi economica, si trovi il denaro per mettere in sicurezza e adeguatezza l'edilizia scolastica. Intanto un primo contributo a favore dei plessi maggiormente bisognosi di "cure" viene offerto dall'Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro, la cui Direzione, rendendosi conto dei rischi insiti nel permanere di scuole a rischio, ha creduto opportuno di intervenire preventivamente stanziando sei milioni di euro per l'adeguamento degli istituti scolastici siciliani alle norme sulla sicurezza e per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Destinatari del finanziamento sono gli enti locali proprietari degli edifici scolastici, sede di istituti pubblici di istruzione secondaria di primo grado e superiore. Per ciascuna sede scolastica la quota massima di finanziamento ammonta a 350 mila euro. Le domande potranno essere presentate entro il 20 marzo all'assessorato regionale ai Beni culturali - Dipartimento regionale P.I. - Servizio edilizia scolastica - via Ausonia 122 -

Nel caso in cui questa occasione propizia fosse sfuggita all'Amministrazione Comunale di Palazzo Longano, Barcellonablog umilmente spera di potere essere utile facendola presente a chi di dovere. Sempre auspicando, a scanso di delusioni, che Barcellona venga letto da qualcuno dei nostri amministratori.
foto: la scuola disastrata di Destra Longano e l'ass. P. I. Antonietta Amoroso
2 commenti:
di solito questo è un lavoro dei consiglieri comunali può fre una proposta o una interrogazione pr sapere quale sia l'intenzione dellìaministrazione comunale se intende presentare richiesta.
peppino saija
E facciamo finta che barcellonablog sia un consigliere comunale: di quelli cui sta a cuore la città.
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