venerdì 20 luglio 2012

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: SOLO SE UNITI SI PUO' VINCERE LA BATTAGLIA

 












"I figli di un contadino non andavano d'accordo, ed egli, per quanto continuasse ad ammonirli, non riusciva a correggerli.
Pensò allora di ricorrere ad un esempio pratico, e disse loro di portargli un fascio di verghe.
Unì le verghe in un fascio ben stretto,le consegnò ai figli e ordinò loro di spezzarle,ma per quanti sforzi facessero non ci riuscirono.
Allora sciolse il fascio e diede loro le verghe una ad una, e siccome le rompevano senza difficoltà, soggiunse:
 "Così anche voi, figli miei, se sarete uniti, non sarete sopraffatti dai nemici, ma se litigherete, offrirete loro una facile preda".
 Mi sono ricordato di questa favola (che Esopo ci lasciò duemilaseicento anni fa  per insegnare che l'unione fa la forza) assistendo a quanto è avvenuto ieri a Barcellona, in occasione della commemorazione del ventesimo anniversario della strage di via Amelio.
 Per l'occasione è stato autorevolmente detto, ai mille ragazzi del Grest, confluiti in piazza Duomo, che “La mafia si vince mettendo in campo le tre “c”, il cuore, il coraggio e la cultura”.
E s'è aggiunto che sarà possibile "il cambiamento di una città che vuole voltare pagina rispetto al passato, se staremo sempre uniti contro ogni forma di illegalità, partendo dai piccoli gesti quotidiani".
Ebbene, ieri, per quanto massiccia sia stata la partecipazione, in effetti non s'è data affatto l'impressione che ci sia stata quella concordia che il buon padre esopiano intese inculcare nei propri figli.
Un po' come avviene ogni anno con le due distinte processioni del venerdì santo, anche nella dolorosa commemorazione di ieri s'è cercato il "distinguo", con l'attuazione di due manifestazioni che, se non m'arrischio a definire di parte, non posso che ritenere assolutamente incongrue, pur commemorando entrambe lo stesso tragico evento. 
 Peccato: s'è persa un'occasione, per fare intendere seriamente di volere essere concordi e quindi forti contro chi si proclama di volere combattere.

Sono molteplici i commenti che sono riuscito a spulciare in Internet.
Ne riporto alcuni, tratti da una pagina di Face book, escludendo per discrezione i nomi della pagina  e degli interlocutori.

^^^che motivo avevano di farsi questa passerella quando in piazza c'erano amministrazione, mondo ecclesiastico ed autorità varie; quando in piazza si coinvolgevano i bambini, si leggeva delle lettere, si interloquiva con la cittadinanza...
        
^^^Guarda che si erano organizzati prima credo
       
^^^inizialmente l'idea di due manifestazioni mi aveva lasciata molto perplessa, oserei dire disturbata, perchè la lotta alla mafia dev'essere una coscienza radicata in ognuno di noi, un movimento trasversale che abbraccia tutte le istituzioni , poi però la notizia che in piazza i due cortei sarebbero confluiti in un unico copioso fiume di persone che tranquillamente avrebbe raggiunto il tribunale mi rassicurava. D'altronde cosa di meglio dell'allegria festosa dei giovani, due generazioni che avrebbero abbracciato un unico ideale di legalità. Ed invece giunta sul luogo mi giro, cerco mia figlia e non la trovo,e non riesco a capire chi ha voluto che figli e genitori che sposano la stessa morale siano rimaste separate!
         Mi resta un'unica consolazione, quella che mi ha detto mia figlia :" Mamma io non ho sfilato per Don Salvino, ma per Paolo Borsellino".
       
^^^La fiaccolata non si è fermata perché andava deposta una corona di fiori in piazza Falcone e Borsellino, proprio intitolata a loro anni fa.        

^^^mi sono aggregata tranquillamente dopo alla fiaccolata convinta del fatto che così avrebbero fatto tutti..arrivata al tribunale mi sono accorta che mancavano tutti i bimbi.. forse era difficile portarli tutti.. non so
       
 ^^^io credo che non ci siano colori politici che tengano in queste cose... è stata una bella manifestazione a mio avviso ben riuscita con quell' unico neo.. però credo ripeto che era un problema logistico spostare gli innumerevoli bimbi che hanno animato la piazza..
        
^^^Poteva benissimo organizzarsi in piazza Falcone e Borsellino. Non penso era un problema..... O forse magari piazza San Sebastiano era il luogo migliore, per l'associazione dei commercianti, che hanno deciso di non farsi vedere per niente alla fiaccolata.

^^^Abbiamo perso ancora un'occasione e continuiamo sempre di più, non ho parole come si possa ancora organizzare due manifestazioni per lo stesso motivo e marcare questa divisione......
   
^^^La divisione per me non è assolutamente marcata. Mi sentivo di andare dove sono andato, di deporre quella corona, di portare una fiaccola luce della speranza. Io manifesto così. Ognuno poi fa come crede. Per me l'antimafia non deve avere colore politico.

^^^che senso ha organizzare un'altra manifestazione dopo che si sapeva da giorni che c'era questa? Gli altri però sono i migliori perchè avevano le istituzioni?

^^^Nessuno in questi casi è migliore dell'altro. Anzi per di più preferirei che molti si svestissero della propria casacca politica per scendere in piazza a dire la propria. Credo che su questi temi non vada innestata alcuna polemica. Più volte lo speaker in piazza duomo ha lanciato l'applauso al passaggio del corteo e la gente intorno ha risposto eccome al di là delle coloriture politiche. E questa è la dimostrazione che sull'idea di Stato, legalità e lotta alla mafia occorre un idem sentire che vada al di là di qualsiasi steccato politico o partitico. E' un peccato che cose che dovrebbero ritenersi normali, necessitino di sottolineature come questa...
^^^è la divisione in un momento (nonostante io non abbia condiviso nessuna delle due manifestazioni) come questo che stona e pure tanto: dacchè la manifestazione dell'associazione della D.ssa Scolaro era organizzata da tempo, sarebbe stato più logico crearci un evento attorno, tutti uniti per una mission che non deve avere assolutamente alcun colore! Ed invece, anche in questa circostanza, a Barcellona abbiamo dimostrato che siamo unici anche in questo. A dividerci nel momento in cui SI DEVE stare tutti uniti.

^^^Domanda incendiaria da avvocato del diavolo politicamente scorretto: ma non è invece possibilissimo avere due visioni diverse (e opposte, in qualche misura) della lotta alla mafia, dell'idea di Stato e della legalità? Io direi proprio di sì, visto che le fazioni politiche sono appunto fazioni, partiti, vale a dire divisioni. E visto che tali divisioni sono fondate su visioni DIVERSE della società, della politica e PERSINO DELL'UOMO (questione c.d. antropologica), non si vede perché non si possa intendere diversamente anche una battaglia del genere: ad esempio, si può intenderla in termini meramente LEGALISTICI (diritto positivo) oppure in termini più ampi (sulla base del diritto naturale che oggi è parecchio negato - o almeno dimenticato nel migliore dei casi - dalla cultura dominante, anche da quella antimafia!). Una divisione tra manifestazioni può ben essere legittima se diverso è il motivo (i principi) che le fonda. C'è chi difende la vita perché la legge lo prevede e chi lo fa perché è nella natura umana che si difenda la vita. Sono cose diverse per le quali manifestazioni diverse sono legittime (forse, anzi, doverose), a meno che non si chiarisca prima che vi siano basi VERAMENTE COMUNI di principio.

^^^dico solo che ho trovato inutile avere due manifestazioni per la stessa cosa e ho sottolineato che qualcuno poteva evitare dato che una delle due coinvolgeva le istituzioni a tutti i livelli e le giovani generazioni. Credo inoltre che sia stato vergognoso vedere, anzi, non vedere alcuni comsiglieri comunali mentre in Municipio parlavano Prefetto e Procuratore.
       

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ah ecco cosa c'era di strano ieri. Ho partecipato alla fiaccolata convinto che la manifestazione fosse un'unica cosa ma articolata in 3 tappe (vecchia stazione, piazza, tribunale).

Ora capisco perché la fiaccolata (non sapevo nemmeno che si trattava di un'associazione) era composta principalmente da una certa parte politica mentre altre erano completamente (o quasi) assenti. Non ho tessera di partito, né sono iscritto a qualche associazione, sicuramente l'equivoco (se così si può definire) nel quale mi sono trovato (sono molto, molto distante dall'orientamento politico della maggior parte delle persone che ho visto alla fiaccolata) è colpa della mia scarsa informazione sui dettagli della manifestazione, o forse sono stato troppo ingenuo a pensare che una partecipazione unitaria fosse una cosa naturale.

Concordo con la sensazione di smarrimento che ho letto nei commenti riportati nel post, è stato veramente strano ascoltare (problemi di volume a parte) le autorità sul palco davanti al tribunale e nello stesso tempo chiedermi: ma dov'è finita la massa che c'era in piazza Duomo?

Tralasciando questi problemi, che comunque non mi sembrano una cosa di poco conto, c'è una cosa che mi ha dato estremamente fastidio: qualcuno, dal palchetto al tribunale, ha dimenticato di togliere gli abiti da politicante della polemica, permettendosi di pronunciare parole agghiaccianti su dei processi importantissimi e complicati ancora in corso che coinvolgono lo Stato.
La difesa a prescindere è un brutto vizio ma d'altra parte, vista la parte polica che rappresenta quella persona, c'era da aspettarsela.

La prossima volta sarebbe bello organizzare una manifestazione senza bandiere (come ieri), senza associazioni, senza oratori né parrocchie. Tutti insieme da semplici cittadini per ricordare, com'è giusto, degli eroi civili che per il nostro futuro hanno dovuto sacrificare il loro.

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