
Sabato 19 è stata inaugurata l’ex Centrale del latte di Sant’Antonio, ristrutturata per essere adibita a centro polifunzionale al servizio principalmente del quartiere, ma anche dell’intera città. L’edificio, costruito tra gli anni Cinquanta e Sessanta (il consorzio fu istituito nel 1952), era ormai abbandonato da tempo. In esso si lavorava il latte portato dagli allevatori della zona, si producevano latticini e formaggi. Ebbe comunque vita breve, probabilmente circa un decennio. Il progetto di riqualificazione (architetti Francesco Messina, del gruppo Bodàr, e Giuseppe Grasso, assieme all’ingegnere Domenico Crinò), ha mantenuto le strutture esistenti, e utilizzando un sobrio ed elegante linguaggio architettonico moderno, ha restituito questa grande struttura alla città. Sorge in un punto nodale di Sant’Antonio, con accesso dalla Statale 113, si trova in prossimità della chiesa di S. Antonio Abate sulla collina, dell’oratorio della medesima chiesa (un salone proprio vicino all’ex centrale), e del cosiddetto “Torrione Saraceno”, probabilmente una chiesetta del periodo tardo-bizantino con cupola ben visibile dall’esterno, che andrebbe meglio conosciuta e valorizzata. Dopo il taglio del nastro da parte del sindaco Candeloro Nania, presente anche il parroco di S. Antonio Francesco Broccio, è iniziata la cerimonia d’inaugurazione, condotta dal vice Sindaco Antonietta Amoroso, con l’esecuzione dell’Inno Nazionale da parte del Consiglio Comunale dei bambini. A seguire gli interventi dell’architetto Francesco Messina, il quale ha esposto le linee principali utilizzate per la stesura del progetto, cioè mantenere il carattere “industrale” dell’edificio e mettere in relazione gli spazi interni ed esterni, e del dott. Francesco Crinò, presidente del Consiglio Comunale. Il sindaco Nania, oltre ad illustrare l’utilizzo polifunzionale della struttura, al servizio della parrocchia, dei bambini, degli anziani, per iniziative culturali, mostre ecc., ha ringraziato il senatore Domenico Nania per essersi adoperato per il finanziamento dell’opera. Questo intervento s’inserisce nel contesto più ampio di valorizzazione del quartiere (scalinata e sagrato della chiesa di S. Antonio, illuminazione della via Statale, lungomare di Spinesante). La serata è proseguita con la partecipazione degli alunni della primaria di Sant’Antonio, e del coro Ouverture diretto da Giovanni Mirabile. Parallelamente sono state allestite tre mostre d’arte con la partecipazione di Giuseppe Messina, Marcello Crinò e un gruppo di studenti d’arte provenienti dalla Bulgaria in visita in Sicilia e a Barcellona, dove hanno disegnato i beni architettonici della città.
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