lunedì 27 settembre 2010

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: OGNI SERVIZIO OGGI POSSIAMO CHIAMARLO "DISSERVIZIO"

Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! – Dante Alighieri – Purgatorio – Canto VI ...

"I nostri operatori sono momentaneamente occupati, rimanga in linea per mantenere la priorità acquisita". E' questo generalmente il ritornello che - a volte addiritture all'infinito - può capitarci di dovere sopportare allorchè, per la richiesta d'un servizio pubblico o di qualche informazione, tentiamo di contattare un qualsiasi ente pubblico, tramite numero verde.
Stamattina, mi sono imbattuto in un caso del genere, telefonando al n.800111555 della Rai per la segnalazione di un guasto tecnico, presumibilmente dipendente dal ripetitore di Milazzo, a causa del quale sul terzo programma analogico le immagini dello schermo appaiono distorte: precisamente allungate.
Un difetto che invece non si presenta nel digitale e nel satellitare.
Quella tiritera dei "nostri operatori momentaneamente occupati..." l'ho sopportata per 25 minuti, ma non volendo bloccare ulteriormente il mio teleofono fisso, alla fine ho dovuto desistere, mandando a quel paese il servizio Rai, perché inservibile, in tutte le sue salse, come d'altronde ci capita per molti altri pubblici "pubblici disservizi".
E qui cade a fagiolo un altro piccolo particolare, registrato sempre stamattina, un'ora prima che m'avventurassi con il "disservizio" Rai.
Avevo da smaltire alcune pile scariche, e per essere ligio alle esigenze ecologiche del caso, sono andato presso un negozio di materiale elettrico, dove avevo notato tempo fa la presenza di un raccoglitore di batterie.
Il contenitore non c'era più ed essendomi meravigliato di ciò ho cercato d'informarmi dove avrei potuto trovarne uno.
"Qui -
ci è stato detto - l'abbiamo tenuto per tanto tempo, non per obbligo ma per semplice cortesia verso il cliente, però una volta pieno nessuno veniva a ritirarsi il contenuto. Ultimamrente era stato collocato accanto ai cassonetti della spazzatura: potrebbe trovarlo là".
E invece là non c'era, e neppure si trovava accanto ad alcune campane per la raccolta differenziata, allocate poco lontano nella stessa strada e colme all'inverosimile di plastica, carta e cartone.
Chissà da quanto tempo.

Parabola significa che il servizio di raccolta differenziata, che qualche anno fa sembrava volesse partire, adesso è diventato una chimera.
Questo per dire che siamo nella merda in tutti i sensi e non vogliamo rendercene conto.

3 commenti:

Nicola ha detto...

E dove credi che la gente smaltisca le batterie? Chissà quante ne finiscono nei cassonetti della spazzatura!!!

Unknown ha detto...

Qui da noi è tutto una finzione.I raccoglitori differenziati sono una finzione .La democrazia è una finzione .La politica è una bugia pubblica ,perciò reato tanto più grave.In America il politico non può mentire ,pena la messa sotto accusa,fino all'impeachment del presidente bugiardo.Sulla bugia e la finzione non si costruisce nulla.''La verità deve tornare ad essere il metro assoluto con cui misurare la nostra dignità(T. Mann).La verità è un valore irrinunciabile dell'uomo autentico.
Franzsidoti

Anonimo ha detto...

Un ciuccio attempatello e scarcagnato
-che ar cambio ormai nun vale più 'na sega-
er socio der Sovrano Re Patacca,
(quello che cià er pendaglio raggrumato
ma core appresso a tutte le patonze)
se ne sortì, grattannose la panza,
cò na frasetta pè alliscià la Lega:
"li romani, sò porci, sò ladroni e sò magnaccia!"

Pè scaccolasse via 'sta vijaccata
ed allustrasse er popolo indignato,
li servi der Patacca fanno er coro:
ma nun è gnente, è solo 'nà frescaccia,
'na cosa detta senza la malizzia
da chi nun sa tenesse un cecio in bocca!
Ce vole propio tanta cattiveria
pè penzà che er somaro raja il vero.
Anzi, er ciuccio, a ripensacce mejo,
-informeno i scagnozzi der Magagna-
è solo un martire der libbero penziero.

E quanno torna ne la Capitale,
ve la fa vede lui Roma Capoccia,
cor fatto che ha inventato la padagna
-la gran cuccagna fonte di bisboccia
je svòta la saccoccia e se la magna.
Se va a rubbà la trippa puro ai gatti
e fa er federalismo cò l'abbacchio.

Ma li romani a 'sti buffoni a cacchio
che calano da loro a cercà rogna
ar massimo je fanno 'na scafetta,
e pe risponne ar ciuco ed ar suo
rajo
-romani sì, ma mica sò cornuti-
je fanno con il voto un ber cucchiaio
e poi con carma -tranquilli, nun c'è fretta-
li vonno vède all'arberi pizzuti.

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.