domenica 1 agosto 2010

MICCICHE' COMINCIA A ...SBOTTONARSI



La "separazione" dei coniugi del Pdl - Berlusconi-Fini - come ogni divorzio crea più problemi di quanti ne risolve.
A parte quelli materiali, da dirimere nel tempo sul piano legale, ci sono quelli collaterali di carattere politico, da considerare.
Mettiamo, per esempio, la situazione politica in Sicilia, dove già da tempo s'era fatto sentire il sintomo dell'insofferenza in seno al Pdl, che aveva portato prima allo scioglimento del governo Lombardo e quindi alla spaccatura in seno al partito di Berlusconi, con la creazione di un gruppo autonomo miccicheano che ha favorito la restaurazione del Governatorato di don Raffaele.
Lombardo bis,Lombardo ter e prospettiva d'un Lombardo quater....Una specie di pot-pourrì, con miscela di mpa, finiani, pdl sicilia, e tolleranza esterna del pd, dall'odore indefinibile, tanto da non capire quanto c'entrasse in tutto ciò la tolleranza di Berlusconi.
Confusione, incertezza, non inferiore a quella che fino a ieri aveva attanagliato il Governo nazionale.
Adesso nel blog di Gianfranco Miccichè - che qualcosa finalmente l'ha dovuto far capire di fronte allo strappo nazionale - si comincia a leggere un po' chiaro:

Scrive Gianfranco Miccichè:


"Mi dispiace per quello che è successo! Sono convinto che probabilmente le tifoserie abbiano influito più degli allenatori, ma ormai il rapporto tra i due fondatori del Pdl era insanabile".
"E’ evidente che le nostre posizioni sono diverse: loro stanno con Fini, noi stiamo con Berlusconi. Tuttavia, questo non ingenera in me alcun sentimento di contrasto verso chi, comunque, ha fatto una scelta di lealtà politica".


E con un certo orgoglio
:

"Ha ragione Berlusconi, quando dice che tutto è nato in Sicilia, perchè la Sicilia è stata la prima regione, nel tempo seguita da altre, in cui è emerso un malessere all’interno del partito.

La causa è sempre la stessa: l’inadeguatezza della classe dirigente scelta per guidare il partito.
Non è difficile capire perché il Presidente Lombardo mantenga il dialogo con il PdL di Berlusconi e Miccichè e non con quello di Castiglione, Leontini o Cascio".


E finalmente
:

Questo è il momento in cui ogni scelta può essere quella definitiva. Io scelgo in modo inequivocabile di stare insieme a chi, con lealtà, fiducia e intelligenza, intende portare avanti veri processi di riforma e modernizzazione della propria terra. In Italia è Berlusconi!


Sarà dello stesso tenore il comportamento di don Raffaele?

1 commento:

Unknown ha detto...

Questo mi sembra un modo di parlare da azzeccagarbugli.Quel Miccichè è impagabile.Non lo capisco.Abbiamo una classe poltica di cui certo non possiamo vantarci.
Chi dovrebbe modernizzare la sicilia? Lui? Cosa direbbe Totò?
Miccichè comincia a sbottonrsi e dà i ...nomi dei suoi avversari -amici di partico cui Berlusconi non può affidare le riforme in sicilia. C'è lui che con altri come lui darà le riforme alla propria terra(che ama, naturalmente.In modo disinteressato.)Mi viene la nausea.Come per il comunicato stampa del nostro sindaco per gli avvisi di garanzia ricevuti dal tribunale.Pura retorica che chiama in causa non solo la sua onorabilità ma anche quella dell'intera città.Noi siamo stanchi di questo modo berlusconiano di condurre i giuochi.Il sindaco sa benissimo che la responsabilità penale è personale, se fosse colpevole di qualche reato(cosa tutta da provare) non è con la retorica che si potrà difendere.Sindaco, non chiami in causa l'onorabilità della città.Si difenda,e basta.Con prove schiaccianti.Dimostri la sua completa estraneità ai fatti,e noi ne saremo felici.
Franz

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