
Ho avuto modo e occasione di muovermi in questi giorni lungo la strada statale 113, che, com'è noto, può considerarsi ormai un lungo stretto nastro viario spesso intasato, soprattutto, nei tratti che attraversano l'abitato dei diversi Comuni che in contiguità sono da essa serviti.
Ho notato che, in questi paesi, non c'è tutta quella spazzatura che finora ha deturpato i due centri più grossi della Piana.
Probabilmente ciò è dovuto alla minore difficoltà che gli amministratori dei centri più piccoli incontrano nel controllo della situazione e dell'operazione di smaltimento dei rifiuti.
Il fatto è però che la differenza si nota e non rende merito a chi amministra i centri maggiori.
Nessuna differenza invece ho potuto notare per quanto riguarda il conrollo della pulizia nelle spiagge, dove ancora la sporcizia - tranne in qualche oasi - regna sovrana. Lo stesso dicasi, anzi peggio, per la qualità delle acque marine e per l'efficienza delle fogne: qui parlare di normalità sarebbe un bugiardo eufemismo.
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