Il lager dei detenuti psichiatrici - LASTAMPA.it
DALL'ESITO DELLA VISITA RISULTEREBBE CHE NELL'OSPEDALE PSICHIATRICO DI VIA MADIA ESISTONO SITUAZIONI CHE RIPORTANO INDIETRO DI UN SECOLO
FOTO: l'OPG di Barcellona
Un internato ieri sera, all’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, ha aggredito con pugni e calci un sovrintendente capo di polizia penitenziaria, tentando poi la fuga. A riferirlo, il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, Leo Beneduci. «Per sedare l’aggressore e riportare la situazione alla normalità» prosegue Beneduci «ci sono voluti oltre 30 minuti e l’intervento di altri due agenti. Il poliziotto ha riportato la frattura di due costole».
E' una delle spiacevoli notizie che ogni tanto escono dal Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona, dove il comportamento irruento di qualche "ricoverato" costringe qualche agente o graduato della polizia penitenziaria in servizio nella struttura di via Madia ricorrere al pronto soccorso del vicino "Cutroni Zodda".
Proprio oggi, in concomitanza con l'ultima informazione del genere, è apparsa su alcuni siti internet una esplosiva notizia, ricavata da una dichiarazione rilasciata, durante una conferenza stampa, dal senatore Ignazio Marino, presidente della commssione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale.
Il senatore del Pd, che di professione è medico, al termine di un ciclo ispettivo per appurare la situazione esistente negli ospedali psichiatrici giudiziari, ha espresso rammarico per il giudizio negativo che ha dovuto ricavare.
Secondo Marino, esistono situazioni che ci riportano indietro di un secolo.Particolarmente impressionante sarebbe lo stato in cui vengono ristretti gli internati dell'OPG di Barcellona, dove nel corso dell'ispezione è stato possibile constatare che ancora si ricorre alla contenzione - infatti un ricoverato è stato trovato legato al letto - e la struttura non ha nulla dell'ospedale che dovrebbe essere, essendo più simile a un istituto penitenziario.
Il senatore Marino ha aggiunto che i ricoverati vengono sedati farmalogicamente e quando le medicine non hanno effetto si ricorre alla contenzione fisica.
"L'ospedale psichiatrico messinese dipende ancora, ha spiegato Marino, dal ministero della Giustizia, in quanto il governo siciliano non ha recepito il passaggio di competenze al ministero della Salute".
L'ispezione a Barcellona è sata effettuata nello scorso mese di giugno e, nell'occasione, sono state accolte relazioni del direttore del nosocomio Nunziante Rosania, del cappellano don Pippo Insana e del medico Nino Levita.
E' una delle spiacevoli notizie che ogni tanto escono dal Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona, dove il comportamento irruento di qualche "ricoverato" costringe qualche agente o graduato della polizia penitenziaria in servizio nella struttura di via Madia ricorrere al pronto soccorso del vicino "Cutroni Zodda".
Proprio oggi, in concomitanza con l'ultima informazione del genere, è apparsa su alcuni siti internet una esplosiva notizia, ricavata da una dichiarazione rilasciata, durante una conferenza stampa, dal senatore Ignazio Marino, presidente della commssione d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale.
Il senatore del Pd, che di professione è medico, al termine di un ciclo ispettivo per appurare la situazione esistente negli ospedali psichiatrici giudiziari, ha espresso rammarico per il giudizio negativo che ha dovuto ricavare.
Secondo Marino, esistono situazioni che ci riportano indietro di un secolo.Particolarmente impressionante sarebbe lo stato in cui vengono ristretti gli internati dell'OPG di Barcellona, dove nel corso dell'ispezione è stato possibile constatare che ancora si ricorre alla contenzione - infatti un ricoverato è stato trovato legato al letto - e la struttura non ha nulla dell'ospedale che dovrebbe essere, essendo più simile a un istituto penitenziario.
Il senatore Marino ha aggiunto che i ricoverati vengono sedati farmalogicamente e quando le medicine non hanno effetto si ricorre alla contenzione fisica.
"L'ospedale psichiatrico messinese dipende ancora, ha spiegato Marino, dal ministero della Giustizia, in quanto il governo siciliano non ha recepito il passaggio di competenze al ministero della Salute".
L'ispezione a Barcellona è sata effettuata nello scorso mese di giugno e, nell'occasione, sono state accolte relazioni del direttore del nosocomio Nunziante Rosania, del cappellano don Pippo Insana e del medico Nino Levita.
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