

Il "redde rationem" stavolta ha fatto il botto.
A farlo scoppiare è stato il solito rompiscatore "Striscia la notizia" che, avendo registrato un colloquio tra il sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo, e la nuova governatrice del Lazio, Renata Polverini, l'ha pubblicato facendo ascoltare al folto pubblico televisivo certe richieste avanzate dal sindaco alla neo presidente.
Due cose chiedeva Zaccheo, approfittando dell'atmosfera entusiasmante del dopovittoria: che la Polverini non si dimenticasse delle due figliole (di lui) ed evitasse che venissero più concessi appalti a tale Fazzone.
Apriti cielo!
Oggi , al Comune di Latina, una parte dei consiglieri comunali del Pdl, facendo compagnia ai consiglieri delle due opposizioni, Pd e gruppo Progetto per Latina, hanno formalizzato le proprie dimissioni depositandole presso un notaio. Avviando così una crisi che la dice lunga sulla tolleranza ormai residua nei confronti di una mentalità nepotista e raccomandataria ormai incistita nella vita politico-amministrativa italiana.
La Polverini di fronte a tanto "polverone" nega di essere disposta a raccogliere raccomandazioni e. per quanto riguarda il video filmato in quell'occasione, sa soltanto dire:"Non mi ricordo quello che mi hanno detto quella sera, ero nel pallone perchè ero nel bel mezzo dei festeggiamenti".
Forse la nuova governatrice, subentrante ad altro governatore tutto particolare,
non si sarà resa conto che le richieste del sindaco potevano essere il "redde rationem" per il malloppo di voti procuratile a Latina, sede elettorale determinante per la sua vittoria.
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