venerdì 16 aprile 2010

ATO E COMUNI CERCANO DI USCIRE DAL PANTANO ....


Intanto che, a Barcellona e negli altri centri della fascia tirrenica della nostra provincia, si riprende "lento pede" l'operazione di raccolta dei rifiuti, da settimane accumulati lungo le strade, gli amministratori comunali , stressati dalla pesantezza dell'anomala situazione, comprendendo che l'attuale azione di recupero ha carattere provvisorio, si interessano per trovare il modo in cui superare tale stato di precarietà, dovuto soprattutto al rapporto non certamente idilliaco con l'ente gestore della discarica di Mazzarrà S: Andrea, fortemente creditore nei confronti di ATO ME 2.
Il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, città capofila dei 38 Comuni malserviti da tale ATO, a tal fine, tenta ancora una volta la carta del contributo regionale, sperando che si possa in tal modo eliminare l'indecente stato in cui l'intero territorio, compreso tra Villafranca e Brolo, s'è ridotto "grazie" al pauroso accumulo di rifiuti, prodotto dalla paralisi del servizio di raccolta e smaltimento dei rsu.
Lo sfascio, legato soprattutto allo stato debitorio in cui naviga l'Ambito territoriale Messina due, ovviamente preoccupa gli amministratori dei Comuni che dell'ATO sono soci fondatori, per cui tutti i 38 sindaci si dicono interessati a che, per prima cosa, si affronti la questione debitoria, coinvolgendo possibilmente la Regione nella ricerca di una soluzione, in attesa che entri in vigore la riforma ATO recentemente varata dall'ARS.
Da qui, la necessità d'un contatto diretto con chi alla Regione potrebbe e dovrebbe dare una mano.
Un primo passo, in tal senso, si farà lunedì prossimo, quando al Dipartimento Regionale acqua e rifiuti, il dirigente Ferdinando Dalle Nogare s'incontrerà con i rappresentanti dei 38 Comuni, che il sindaco Candeloro Nania spera di riuscire a radunare a Palazzo d'Orleans. A tal fine infatti il primo cittadino barcellonese ha, in questi giorni, sollecitato by e-mail ai suoi 37 omologhi la puntualità.
Ci andranno tutti? Vedremo che cosa succederà.

3 commenti:

Giovanni ha detto...

Giovanni ha detto...
Davvero: sull'immondizia di Barcellona non so cosa dire. Mi consolo pernsando che, in fondo, nessuno compreso il Sindaco e il COnsiglio Comunale sanno cosa fare. Fatto sta che c'è tanto pattume, e poche idee. E intanto la monnezza cresce, e le idee ancora no. Vergognatevi

barcellonablog ha detto...

Chi prima non pensa in ultimo sospira. Il guaio però è che questi signori fanno sospirare noi e ci fanno respirare quet'aria fetida. Ea pagamento!!!

Unknown ha detto...

Ci sono stati due giorni di sciopero degli studenti dell'ITIS(ho visto solo quelli),dopo che il sindaco aveva dichiarato che avrebbe chiuso le scuole se non fosse stato aiutato dalle autorità regionali a smaltire i cumuli di spazzatura.I ragazzi forse sono stati strumentalizzati inconsapevolmente dal sindaco,non perchè sono ingenui ma perchè hanno liberamente sentito il dovere di scendere in campo per una questione importante.Di questi tempi nessuno è ''ingenuo'',candido incantato,neanche i ragazzi.Specialmente gli adulti,sono tutti disincantati cinici.Oggi un adulto ingenuo è chi non sa e non vuole rinunciare a professare i valori di bellezza di verità di giustizia,che l'hanno sempre animato.Il disincanto il cinismo non lo sfiorano.Pur avendo sperimentato i mali del mondo non se n'è fatto ghermire.Ma i giovani sono istintivi e liberi,e potrebbero aiutare molto nel creare una società migliore,solo che il potere politico ecclesiastico economico-finanziario li aiutassero.Se questi poteri cooperano possono nascere i fiori chiamati antiracket(LIBERI TUTTI) o ''(P)resa di coscienza'',la rappresentazione drammatica,messa su dai nostri giovani.
Franz

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