
Favoreggiamento aggravato e rivelazioni del segreto istruttorio, questa l'accusa per la quale il senatore dell'Udc Totò Cuffaro, ex governatore di Sicilia, è stato condannato a sette anni di reclusione, a conclusione del processo celebrato davanti la terza sezione della Corte d'Appello del Tribunale di Palermo.In primo grado i giudci, escludendo l'aggravante mafiosa, gli avevano comminato 5 anni.
La reazione del senatore Cuffaro, pur nell'amarezza per la condanna, è stata pacata. Escludendo ogni suo sia pur minimo rapporto con la mafia e avvertendo pertanto la pesantezza della condanna, ha affermato che la sentenza va rispettata, per cui, prendendo atto di quanto la corte d'appello ha stabilito, decide di lasciare ogni incarico di partito per dedicarsi alla famiglia e a quanto sarà necessario per proseguire la propria difesa processuale.
1 commento:
E da Strasburgo non si dimette?
La mafia si combatte precipuamente con istituzioni onorevoli e credibili con il rispetto assoluto della costituzione con la scrupolosa osservanza dell'ordinamento giuridico.Così si combatte pure il risorgente antisemitismo il razzismo l'omofobia eccetera.E' stato proposto con lungimirate intelligenza di celebrare il 2 giugno assieme alla festa della repubblica anche quella della costituzione.Così protrà essere scongiurato un nuovo assolutismo una nuova shoah.Viviamo tempi pericolosi ,e tutti dobbiamo essere più vigili e dare il nostro voto soprattutto nella considerazione dell'esigenza di legalità e rispetto per la costituzione.Salvare la democrazia e il diritto deve essere la prima preoccupazione degli elettori .
FRanz
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