venerdì 31 luglio 2009

L'ATO MESSINA DUE INSISTE: IL CONGUAGLIO SULLA TARIFFA DOVETE PAGARLO, SE NON PRIMA POI


LA PROTESTA IN PIAZZA DEL 25 GIUGNO PER IL DECAPITATO CdA E' STATA ACQUA FRESCA

Quando, ieri, ho trovato tra la "posta" l'ultima bolletta ATO e ho letto la lettera d'accompagnamento, d'impeto avrei voluto strappare tutto e comportarmi di conseguenza, come d'altronde hanno fatto finora tanti parecchi altri utenti, arrabbiati per il disservizio e l'esosità della tarriffa imputabili alla gestione della società d'ambito territoriale.
Se mi sono frenato e non ho appallottolato busta e contenuto è stato per una mia ragione: quella lettera, firmata dall'amministratore delegato di ATO ME 2, per quanto odiosa nel contenuto, costituisce la prova che avevamo ragione quando, un mese fa, in questo blog, criticammo il comportamento dei sindaci del comprensorio ATO ME 2, che, riunitisi - non in molti in verità - a Palazzo Longano fingendo di volere venire incontro alle proteste in piazza del 25 giugno, hanno architettato una squallida soluzione: suggerire al CdA ATO di sospendere il pagamento delle bollette del conguaglio contestate.
Il che significava, come allora abbiamo denunciato, proporre al Consiglio d'Amministrazione non di abolire il conguaglio, ma di spostarne la richiesta di pagamento. Il che, a distanza di un mese è stato fatto , rinviando la data di scadenze delle fatture al 31 dicembre: un ottimo dono natalizio scadente la notte di San Silvestro.
Grazie sindaci, grazie dottor Gangemi, delegato d'un consiglio d'amministrazione senza più capo.
Prima di chiudere questo post, mi si consenta di fare un riferimeno importante: Nell'ultima sua riunione l'Assemblea Regionale Siciliana, che doveva discutere l'argomento relativo al passaggio dalla TARSU alla TIA, cioè dalla tassa sui rifiuti alla tariffa sul'igiene ambientale (quella per intenderci che a differenza di altri ATO ci impone sin dall'inizio ATO ME2) , ha deciso di accantonare il problema, e non solo per la fretta di andare in ferie, ma soprattutto e giustamente per un necessario approfondimento, "dopo le recentissime sentenze della Consulta che hanno rimesso tutta la questione in discussione", come ha affermato l'Assessore alla Presidenza Gaetano Armao
Di tutti gli Ato siciliani, soltanto cinque stanno adottando la TIA avendo rigettato la tradizionale TARSU Poiché ciò raddoppia la nostra spesa, cerchiamo di saperne di più cliccando su:
Tia e Tarsu divise dai calcoli – Esperto Risponde

5 commenti:

giovanni ha detto...

Con sentenza n. 238 del 24 luglio 2009 la Corte Costituzionale ha messo la parola fine al problema dell’Iva sulle bollette TIA stabilendo finalmente che si tratta di una tassa e non di una tariffa e che la competenza è delle Commissioni tributarie escludendo di fatto la competenza dinnanzi il Giudice di Patti. Con questa sentenza si ha la certezza giuridica che l’IVA non è assolutamente dovuta sulle bollette. A questo punto occorre restituire l’Iva agli utenti”.



A comunicarlo il Presidente dell’Associazione Consumatori Siciliani, Nicola Calabria. Questa sentenza inciderà sulle bollette TIA finora emesse dall’ATO 1 e dall’ATO2, ma anche da altri ATO in Sicilia. “La Corte Costituzionale non ha fatto altro” ha dichiarato Nicola Calabria “che stabilire un principio che tutti sapevamo ovvero che la TIA è una tassa e non una tariffa. Adesso ci auguriamo che i vari ATO ne prendano atto e detraggano l’IVA dalle fatture, onde evitare il contenzioso per il rimborso”.



“Comunque resteremo vigili a che non ci siano dei colpi di mano” conclude Calabria “sui risultati ottenuti finora a tutti i livelli giurisdizionali, affinché a qualcuno non venga in mente di beffare i cittadini. Cosa ne pensate?

barcellonablog ha detto...

CI SAREBBE UN ALTRO PROBLEMA DI BASE: TRATTANDOSI DI TASSA E NON DI TARIFFA LA COMPETENZA PER STABILIRNE L'ENTITA' NON E' DELL'ATO, BENSI' DEI COMUNI. IL CHE SIGNIFICA CHE C'E' STATO ABUSO D'UFFICIO DA PARTE DI CHI HA STABILITO QUANTO DOVEVAMO PAGARE.E VI PARE POCO?
MA DI TUTTA QUESTA LANA CAPRINA CHI S'INTERESSERA'?

rino ha detto...

Su questo profilo si erano già pronunciati il Giudice di Pace di Brolo, quello di Messina, dunque il problema della giurisdizione stava in termini. Puntuale è invece il richiamo al computo e versameto IVA: su questo tema ci saranno ancora una volta gli avvocati che ce la metteranno tutta, cum studio e prudentia, a diradare le nebbie interpretative. Anche perché sull'argomento non sia stata messa ancora la parola definitiva, trattandosi di servizi pubblici locali essenziali ...

franzsidoti ha detto...

Rino, che vuol dire che gli ato erano nel diritto a imporre quella tassa? Quindi tutto regolare?Devono solo rivedere l'IVA?Il sindaco i sindaci non possono intervenire in merito a favore dei cittadini in via amministrativa?L'assemblea da essi formata non ha potere d'intervento sul cda degli ato?E' possibile avere delucidazioni in merito?Grazie.

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

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