giovedì 7 maggio 2009

TRENTACINQUE INDAGATI PER IL CASO "LOTTIZZAZIONI" A TERME VIGLIATORE DENUNCIATO DAL PROF. PARMALIANA

................................................................NELLA FOTO, IL PROF. PARMALIANA=====>

L'inchiesta aperta presso il Tribunale di Barcellona, su una presunta lottizzazione abusiva nel Comune di Terme Vigliatore, è ad una svolta.
Si è conclusa la sua prima fase e la Procura della Repubblica ha emesso nei confronti di 35 persone avviso di conclusione delle indagini.
L'"Avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari", (v. Art. 415 bis c.p.p.) non è altro che espressione di una delle garanzie che la legge riserva all'indagato, informandolo che sta per diventare imputato e serve, oltre che a rendergli noto che un Pubblico Ministero sta per esercitare l'azione penale nei suoi confronti, anche, e soprattutto, a permettergli di preparare la propria difesa prima dell'inizio del processo, e ad avanzare eventualmente alcune richieste al P.M. stesso per indurlo a ripensarci, ovvero indurlo a modificare l'ipotesi di reato.
Che in questo caso è di abuso d'ufficio e falso. Tale è infatti l'accusa avanzata dai sostituti procuratori della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, Michele Martorelli e Francesco Massara e dal procuratore capo, Salvatore De Luca, nei confronti di trentacinque indagati tra ex consiglieri comunali, tecnici, progettisti, ex componenti della commissione edilizia e proprietari terrieri.
L'origine dei fatti che hanno portato a tale inchiesta risale all'estate di cinque anni fa, quando il consiglio comunale pro tempore di Terme Vigliatore approvò una lottizzazione in zona residenziale turistica, in contrada Pizzicarì.
Una deliberazione che fu contrastata dai proprietari dei terreni confinanti esclusi dalla lottizzazione, i quali, postisi in conflitto col Comune, fecero finire il caso in Tribunale.
Un addentellato con questa inchiesta è riscontrabile nella dolorosa vicenda del prof. Adolfo Parmaliana che, querelato per diffamazione e rinviato a giudizio dalla Magistratura, per avere espresso, attraverso un manifesto, dubbi sulla correttezza della lottizzazione, come si ricorderà, vinto dallo sconforto, si suicidò.
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LA "SUA" ULTIMA LETTERA








1 commento:

franzsidoti ha detto...

La verità prima o poi viene a galla.Ma intanto un uomo onesto e dignito ci ha rimesso la vita.La giustizia ha tempi troppo lunghi e tortuosi.Con l'arrivo del nuovo procuratore si aprono nuove speranze,che forse non saranno deluse nemmeno nel campo antiraket.

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