mercoledì 8 aprile 2009

A VOLTE CERTI POLITICI HANNO LA BOCCA COSI' LARGA CHE CI PASSEREBBE UN TRENO


Per la ricostruzione del post-terremoto, nel caso dell'edificazione di una "new town" all'Aquila, potrebbero bastare due anni. Lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, intervistato a "Panorama del giorno" su Canale 5.

"La new town si può costruire anche in soli due anni", ha detto il ministro, aggiungendo che queste realizzazioni hanno "una struttura fissa, con una zona commerciale al centro e villette a schiera tutte intorno".

Il nostro ministro della difesa, pur di dire qualche cosa di...originale, ha parlato di ricostruzione rapida e di città nuova (New Town), facendo riferimento alla "rinascita" di L'Aquila, e dimenticando - lui da Siciliano doc - quanto danno s'è fatto e quanto tempo s'è sciupato nel Belice,con la gestione della ricostruzione, la cui strategia ha avuto effetti deleteri, come la perdita delle radici storiche in quel territorio e un enorme dispendio di denaro pubblico, molto del quale finito in mani criminali. D'altronde, anche Messina docet, in questo caso: basta vedere che cosa è venuto fuori con la costruzione di una nuova città completamente estranea alle bellezze di quella "polis" distrutta dal terremoto del 1908. Una città fredda, senza più alcun radicamento nel suo grande passato, ricco di memorie storico-artistico-sociali.


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Digiamolo..........

franzsidoti ha detto...

Concordo col blogger.Questi vogliono costruire una POLLIS senz'anima( da spennare )non una polis da viverci e amare.

salvo ha detto...

Siamo alle solite,ma non avete capito proprio un bel niente? Bisogna essere PROPOSITIVI,ripeto PROPOSITIVI.Ditela una, soltanto una idea,proposta, novità possibile mai che non vi vada a genio proprio un bel niente.

olvas ha detto...

Caro Salvo vuoi una proposta? Eccola: cerca di smetterla di difendere sempre e ad oltranza coloro che potrebbero far costruire il ponte sullo Stretto alla stessa impresa che ha costruito l'ospedale, ora sbriciolato, della sfortunata città de L'Aquila.
LEGGI e convinciti, ciò che riporto da TEMPOSTRETTO:
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"Chi ha costruito l'ospedale de l'Aquila venuto giù come cartapesta?
Quante volte ne abbiamo sentito parlare. E' stata la Impregilo"
"E ora è l'ora del ponte!! Ancora nessuna certezza ma è inquietante solo pensare che a costruire il ponte sullo Stretto sia la stessa società, che appena cinque-sei anni fa, costruì l'ospedale sbriciolato della città Abruzzese".
"Ci fermiamo senza esprimere pareri e commenti... aspettiamo i vostri".
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Che cosa dobbiamo proporre a questi signori se non che "il ponte non s'ha da fare".

salvo ha detto...

Ma cosa c'entra il ponte con la ricostruzione della martoriata regione abruzzese, in questo blog si stà parlando della possibile ricostruzione con idee, proposte utili affinchè il popolo abruzzese possa ritornare nelle loro civili abitazioni. E ora basta, con questo ponte!Mi sembra che lo evidenziate troppo,mettetevi il cuore in pace, perchè il ponte si farà.

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