giovedì 23 aprile 2009
IL COMITATO MESSINESE DEL F.N.S. ESPRIME PARERE NEGATIVO SUL METODO INTRAPRESO PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA CITTADINA
La città di Messina ha intrapreso un percorso di pianificazione strategica al fine di promuovere "un processo di governance urbana che mira al coordinamento di attori, gruppi sociali, istituzioni per il raggiungimento di obiettivi condivisi tesi a sviluppare in modo integrato sia gli assetti economici, sia quelli sociali che culturali".
Non tutti però pare siano d'accordo sul metodo intrapreso .
Il Comitato Messinese del Fronte Nazionale Siciliano – “Sicilia Indipendente”, in un proprio documento, si manifesta tra coloro che esprimono grossi dubbi e peplessità su come sintende affrontare tale progetto .
"Noi siamo - si legge nel comunicato - estremamente critici con la prassi e la metodologia che ha ispirato ed ispira questa iniziativa.
Crediamo che un siffatto modo di agire andava pensato, pianificato e realizzato solo dopo che fosse stata determinata politicamente, comunitariamente una condivisa linea d’indirizzo per Messina e il Messinese.
Sembra invece che qui si sia proceduto diversamente, cioè la cosiddetta riflessione sul Piano Strategico altro non è che il tentativo sia pure in gran spolvero di forzare il riconoscimento e la istituzionalizzazione di taluni “desiderata” espressi da alcuni settori politico-burocratici che li vogliono appunto “prescrivere” all’intera città di Messina e non solo.
A nostro giudizio nessuno può e deve sottrarre ai Messinesi il diritto di operare le proprie scelte e di farre valere i propri diritti e i propri interessi.".
Il documento prosegue:
"Abbiamo riflettuto e riflettiamo e invitiamo a riflettere, infatti, su come sia concretamente impossibile, ad oggi , pensare e delineare leggiamo testualmente dalla stampa “lo scenario per lo sviluppo futuro della città dello Stretto attraverso le specifiche attribuzioni tematiche: l'organizzazione fisica della città e le infrastrutture materiali; le infrastrutture immateriali della ricerca e dell’innovazione; i servizi per lo sviluppo locale dei territori e le reti per la solidarietà e l’impresa sociale.”.
"Peraltro non ci pare che nessuno abbia ancora detto l’ultima, definitiva parola sull’ipotesi del Ponte sullo Stretto che a sé vincola e subordina ogni credibile ipotesi di sviluppo per Messina. Come altresì pensiano che sia oggi in grado di prevedere sismi e calamità né quantificarne la potenza".
"Purtroppo - afferma il Comitato - non sono pochi quelli che danno per scontata la realizzabilità del Ponte-Iattura.
Vanno anche oltre: pensano già ad una iinnaturale ed artificiosa REGIONICCHIA DELLO STRETTO ad usum partitocratico.
In questo contesto apparirebbero provocatori i tentativi di ammannire a Siciliani e Calabresi, a Reggini e a Messinesi tutta una serie di tecnicismi e di studi precotti sulle “magnifiche sorti progressive” del Moloch ponte e della non meno improbabile Area dello stretto"....
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1 commento:
La politica mira a una convivenza ordinata e pacifica.La definizione schimttiana della politica come rapporto inconciliabile amico-nemico non si attaglia alla polis che ha bisogno di pianificazioni di lungo respiro.In cui l'altro il diverso non è il nemico da abbattere.C'è qui da noi questa solidarietà costituzionale?Come si fa a pensare a un piano strategico?Mancano le condizione.Sono chiacchiere e tabbaccheri 'i lignu.Facciamo piccoli passi.Cominciamo dalla spazzatura dal traffico ...Vediamo come viviamo questo "25Aprile".Come il Cavaliere che vede il"25%aprile"(Bucchi)E quel G8 all'Aquila?L'appello del presidente Napolitano nel caso del 25 Aprile è all'unità alla giustizia alla verità che fanno riferimento ai diritti umani universali costituzionali.Sto andando fuori tema? In questo blog ci raccontiamo e commentiamo cose nostrane siciliane italiane europee mondiali che riguardano la vita presente passata futura.E il circolo si chiude.Allo scopo di viverne tutti almeno inostri figli e nipoti una migliore.Siete d'accordo?
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