
E' mai possibile che ogni anno, all'avvicinarsi del 25 aprile, debba riattizzarsi la polemica tra fascisti e antifascisti, che serve soltanto a lacerare - ad oltre 60 anni dalla fine della seconda guerra - il popolo italiano?
Quest'anno ad innescare la diatriba non è venuto meno il solito ruvido blaterone che lo scorso anno ebbe a farsi rimproverare dal presidente della Repubblica per avere parlato sopra le righe, rimodellando a modo suo la storia dei repubblichini. Mi riferisco al ministro La Russa, che s'è così pronunciato, riferendosi ai partigiani comunisti, in vista della ricorrenza della Liberazione.:
"Meritano rispetto ma non di essere celebrati come portatori di libertà, i partigiani rossi che volevano per l'Italia un futuro stalinista".
Ora si sa che La Russa è il classico lupo ammantatato d'agnello, ma il suo carattere è tale che spesso la lana del mite pecorello se ne cade a pezzi facendo intravvedere di sotto il nero d'una vecchia ormai logora camicia.
Ad un personaggio che occupa un ruolo così importante - ministro della difesa - però un parlare così provocatorio non è certamente consono.
E va bene, si sa che non tutti gli ex di An possono avere la finezza - o il bonsenso? - di Fini: forse l'unico a rendersi conto che il proprio ruolo politico esiste ed è valido finchè democrazia c'è.
Cosa che probabilmente non ha ancora compreso lo stesso Berlusconi che, per paura d'essere contestato, non riesce ad esporsi nelle manifestazioni politiche impegnative, qual è la prossima del 25 aprile.
Mentre gli appare meno traumatico ostentare la propria presenza tra i terremotati. Bisognosi di conforto e d'aiuto.
Ah, un'altra cosa. Quando la smetterà, quel Franceschini, di battere sul chiodo fisso delle inadempienze del premier, sarà sempre tardi.
Sta diventando stucchevole coi suoi continui rimbrotti.
Farebbe meglio ad occuparsi di più del PD e dei suoi doveri verso il proprio elettorato.
Sono troppo vicine le elezioni, e non è opportuno che faccia cattiva figura.
3 commenti:
Sarà pronto a prendere un'altra sonora sconfitta on. Franceschini, insieme al super moralista on. Di Pietro.
Anche tu,Ciccio!Franceschini fa bene il suo dovere verso il suo elettorato.E fa bene a mettere in evidenza le inadempienze del presidente del consiglio.Insomma se lo critica gli tirano le pietre se non lo critica gli tirano le pietre.Il 25 aprile crea ancora traumi perchè nel passato ci sono stati errori da parte dei comunisti che si volevano intestare il massimo merito antifascista nella lotta di liberazione partigiana.E ciò era contestabile.E lo è anche adesso se qualche residuale comunista lo facesse ancora.Comunque è una polemica datata da far cadere.
Comunque, intanto ci vedo poco di differente tra la gestione Veltroni e quella attuale. Questa è la mia impressione. Spero di sbagliarmi...
Ciccio
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