sabato 4 ottobre 2008

Suicidio Parmaliana:COMMOSSA CERIMONIA FUNEBRE NELL'ANTICA CHIESETTA DEL PAESE IN CUI VISSE IL PROF. ADOLFO PARMALIANA




Si sono svolti nella chiesetta dei Benedettini, di Terme, i funerali del prof. Adolfo Parmaliana, la cui tragica morte - s'è suicidato gettandosi nel vuoto dal viadotto di Pattimarina dell'A20 Messina-Palermo - ha sorpreso e raggelato quanti lo conoscevano e lo stimavano, essendo lui, apprezzato docente universitario, noto oltretutto per il suo attivismo politico e l'impegno costante nel contrasto al malaffare politico e criminale.
La piccola chiesa del paese in cui era vissuto adorato dalla famiglia, ieri era gremita di gente e incapace di contenere le migliaia di persone che, venute anche da lontanto per assistere ai suoi funerali, sono dovute rimanere fuori.
La cerimonia è stata semplice e intensa, carica di commozione.
La notizia della "violenta" morte di Parmaliana, che ai più è apparsa lucidamente programmata per motivi personali ancora imprescrutabili, oltre ad essere stata accolta da sgomento e vistosamente diffusa dai media - non soltanto locali - è stata ampiamente commentata come conseguenza delle vicende che, negli ultimi anni, avevano particolarmente impegnato più che il professionista l'uomo politico, spesso espostosi nel denunciare fatti ed indizi, intollerabili per uno come lui che aveva a cuore la trasparenza, la correttezza, l'onestà nella conduzione della vita politica e sociale e si batteva per una corretta soluzione dei problemi ambientali.
Sono ancora memorabili le sue denunce relative a taluni comportamenti in seno al Comune di Terme-Vigliatore, la sua soddisfazione espressa in seguito allo scioglimento per infiltrazione mafiosa di un'amministrazione di quel Comune, da lui aspramente criticata e denunciata, le sue critiche ai metodi che, in contrasto alla raccolta differenziata e all'utilizzo dei termovalorizzatori, venivano proclamati dal Coordinamento Regionale Comitati Siciliani "Un Altro Piano Rifiuti è Possibile".
A tutto ciò si sarebbe aggiunto però un crescente sconforto, in parte determinato dalle delusioni politiche degli ultimi tempi, ma anche e soprattutto dalla sensazione di sentirsi isolato nel suo ambiente politico, forse perchè ritenuto scomodo a causa del suo temperamento. Negli ultimi tempi il suo rammarico sarebbe stato accentuato dalla convinzione d'essere stato ingiustamente rinviato a giudizio per calunnia: un colpo, questo, che avrebbe accentuato il suo disagio e fatto maturare il suo scontento nei confronti della giustizia.
Insomma sarebbero stati tanti e tali i motivi che l'avrebbero esasperato, da far credere che, ora che s'è tolto la vita, questo suo estremo gesto darà molti elementi da valutare nelle indagini che la magistratura di Patti - dove il suicidio s'è consumato - dovrà condurre, per far luce su una morte che molto scalpore sta suscitando.
Prima di morire Parmaliana ha lasciato una lettera, adesso al vaglio degli inquirenti. In essa ci potrebbe essere il "capo" della matassa, apparentemente ingarbugliata, dei veri motivi che l'hanno spinto al suicidio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

Perche non:)

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