domenica 28 settembre 2008

MESSINA BATTE BARCELLONA NOVANTA A ZERO

Peppino batte Candeloro 90 a 0.
Non si tratta di una partita di basket, anche se in questa storia qualche cesto ci può pure entrare. La vittoria stavolta è in campo amministrativo e ad averla riportata sarebbe stato il sindaco di Messina, che, dopo avere partecipato ad un programma Rai (Uno Mattina) imperniato sulla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, ha avuto l’acume - si può usare questa parola per Peppino Buzzanca , almeno in questo caso – di portare la discussione sull’importante problema nella città da lui amministrata, organizzando a Palazzo Zanca il Meeting Nazionale di Recoplastica, la società nata nel 2006 in provincia di Torino e che opera per la diffusione del metodo di raccolta differenziata.
Il convegno, che s’è tenuto stamani nella sala delle bandiere, ha fatto registrare una sorprendente partecipazione di pubblico.
L’occasione ha dato spunto al sindaco di accogliere a braccia aperte la disponibilità all’apertura nella città di numerosi Ecopunti , circa novanta. Si tratta di “botteghe” aventi il compito di acquistare i rifiuti solidi differenziati riciclabili, pagandoli a peso e secondo tariffe prestabilite. Ogni negozio sarà gestito da almeno due persone, per cui ci sarebbe nuova possibilità di lavoro per circa duecento disoccupati.
Inoltre l’acquisto del materiale riciclabile, oltre a consentire lo smaltimento ecologico di una consistente parte dei rifiuti solidi cittadini, darà la possibilità di monetizzare l’operazione differenziata diligentemente compiuta.
Perché sull’esempio del capoluogo, non si cerca di fare qualcosa del genere anche a Barcellona? Intanto siamo al punteggio di cui sopra.
Vogliamo cercare di rimontare, prima che si arrivi in zona Cesarini?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella iniziativa!Se si raggiungesse il 90 a 20 sarebbe un bel risultato.Lo spirito emulativo potrebbe giocare un ruolo importante.I cittadini sono ormai sensibilizzati a tale raccolta,che finora è stata finta(eppure l'hanno fatta lo stesso) e potrebbe diventare vera.
Il sindaco certamente non si farà sfuggire quest'occasione facile da cogliere.Se no ,ci perderebbe la faccia.I cittadini,fiduciosi, lo sostengono
franzsidoti

Anonimo ha detto...

A Barcellona, visto il rapporto di densità abitanti con Messina, basterebbero una dozzina-quindicina di ECOPUNTI, per consentire uno smaltimento ecologico attraverso la raccolta differenziata. Niente quindi d'iperbolico per chi avesse buona volontà e senso civico, amministratori compresi.

Anonimo ha detto...

A Barcellona, quello che serve sono 2 cose:
- Delle "piazzole ecologiche" dove i gentilissimi ed educatissimi nostri concittadini possano riversare le loro "lurdie", le loro cucine, divani, robaccia da cantina vecchia...senza imbrattare il decoro cittadino (anche perchè in pochi sanno che prima di buttare in strada va chiamato il numero dell'ATO per accordarsi);
- Una forte campagna di sensibilizzazione ai cittadini ad usare le campane e a gettare nel cassonetto il minimo indispensabile.

In pochi, credo, sanno che possono differenziare quasi tutto.
I cartoni del latte vanno nella carta, le bottiglie (dopo averle lavate) vanno nel vetro, ecc ecc.

Se ognuno di noi facesse, nel suo piccolo, queste semplici azioni, forse, e dico forse, Barcellona sarebbe pulita.

barcellonablog ha detto...

No, caro Antonio, ti stai sbagliando. Ti dico perchè. A Barcellona la raccolta differenziata può essere fatta limitatamente per carta e plastica, in quanto non esistoono più, tranne in qualche sparuto angolo, i raccoglitori per il vetro, nè sono mai esistiti quelli per le lattine. Inoltre per carta e plastica, i relativi contenitori sono insufficienti e spesso, quindi, ubicati a tale distanza da non invogliare la gente a raggiungerli.
Che tra la gente ci sia scarsa sensibilità per il ciclo virtuoso, non è una novità, ma è anche vero che, qui, non s'è fatto mai nulla per sensibilizzare la città, nè dal Comune, nè dall'Ambito Territoriale Ottimale (Ato ME2) che di ottimale mi pare che non abbia un cavolo. Conviene tuttavia non disperare: può darsi che ATO e Palazzo, opportunamente stimolati, si sensibilizzino loro, in maniera da potere sensibilizzare la città.

Anonimo ha detto...

Devo dire che dove abito ci sono solo due cassoni per le bottiglie di plastica e per la carta. spesso sono così pieni che le bottiglie non c'entrano più, o pr esempio i contenitori del detersivo sono più grandi del buco e non possono entrare.Quando c'era la coperativa che aveva l'appalto c'erano pure le campane per il vetro, ora non ne vedo nemmeno una. Siamo qui completamente abbandonati. E nessuno ci pensa,.Le strade sono sporche dovunque . Almeno una volta c'erano fgli spazzini che ogni giorno pasavano a scopare. Ora solo oin qualche posto rivileggiato vedo quella macchina che alza iù polvere del vento e che, siccome ci xsno le macchine posteggiate, non può spazzare nei posti necessari.
Rosario

Anonimo ha detto...

Purtroppo, anche se ci fosse buona volontà da parte dei cittadini "più ecologisiti" o semplicemente più preoccupati per il problema dello smaltimento dei rifiuti, mancano i punti di raccolta. Più volte ho tentato di portare qualche rifuto "differenziato" nelle campane poste all'angolo della via Cattafi (davanti l'ospedale) ma erano sempre piene fino all'orlo (chissà da quanto tempo).
Negli anni '90 ho raccolto, per qualche mese, tutti i vari giornali e riviste che mi passavano tra le mani e li portavo al WWF di Milazzo, ma poi neanche loro hanno più effettuato tale raccolta.
Mi fa rabbia pensare che gli ATO erano nati per ottimizzare la raccolta dei rifiuti (differenziandola) ed invece si sono rivelati solo un mezzo per "sistemare" qualche amico negli uffici (o nel consiglio di amministrazione) creati per la gestione di questo nuovo carrozzone (... e io pago...).
Peppe

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.