mercoledì 1 ottobre 2008

RAZZISMO O DABBENAGGINE? Intanto il clima creato non è certamente tranquillizzante.


"Io sono un povero negro, ma non picchiarmi ti prego".
 Siamo giunti a questo punto, ora che nelle nostre città i sindaci-sceriffo possono consentire che truppe di polizia urbana facciano ciò che hanno fatto i vigili di Parma nei confronti di Emmanuel Bonsu Foster, lo  studente ghanese, di 22 anni, che, scambiato per uno spacciatore, è stato ammanettato e bastonato. 
Secondo quanto ha poi denunciato ai carabinieri, il giovane, scambiando i vigili in borghese per aggressori malintenzionati, era fuggito spaventato, ma  raggiunto, sarebbe stato gettato a terra, dove gl'inseguitori, l'avrebbbero bloccato puntandogli addosso una pistola e mettendogli un piede sulla testa. Come un qualsiasi pericoloso criminale.  Poi l'hanno portato al posto di polizia in auto, per interrogarlo.
"Mi chiamavano - racconta  Emmanuel - negro e in macchina mi colpivano con qualcosa, credo delle bottigliette d'acqua".
 Sempre secondo la sua denuncia, in caserma l'avrebbero spogliato, per perquisirlo, e lasciato nudo in una stanza. Quando l'hanno rilasciato gli hanno consegnato i suoi effetti dentro una busta, sulla quale c'era scritto Emanuel negro. 
Se questo non è razzismo, è coglioneria.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

salveeee sono maria,io sono bianca,non spaccio droga, non so se ho un viso per il quale si potrebbe crederlo, non ho gli occhi a mandorla come quel cinese pestato a Roma, eppure come non mai soffro nell'essere accomunato a quel bianco o quell'italiano che nn conosco più, o che ritorna come un gambero a ricoprire posizioni delle quali non conosce nemmeno l'identità..
La malattia qui non si chiama Razzismo(anche se lo è) correlata a Bullismo, ma è la conseguenza di una politica di governo,che ama condurre la "Caccia alle streghe",parla di giustionalismo,invece di LEGALITà,alimentando una Fobia ahimè sorretta da una cultura e amor civile AL DI SOTTO DELLA NORMALE SOGLIA DI TOLLERABILITà...
Il BALLO DEI DEBUTTANTI,così acclamati nella scesa dei gradini, da flash,giornalisti(servizi a nn finire),oggi tristemente si consuma in una semplice informazione condotta da tg,con la sol pecca che non si indichi la causa scatenante??
in tal caso si parla di "actiones liberae in causa":l'azione(nn libera) che ha provocato l'evento dannoso deve farsi risalire all'azione (libera) che l'ha preceduta,la quale costituisce la causa vera,anche se indiretta,dell'evento dannoso!!!
Gaber cantava:"Mi scusi presidente nn è per colpa mia, ma questa nostra patria nn so che cosa sia,puo darsi che mi sbagli e sia una bella idea ma temo che diventi una brutta poesia........."!
ciao

barcellonablog ha detto...

Ciao Maria, condivido il tuo pensiero e i tuoi sentimenti. So che sei giovane e quindi la tua spontaneità mi piace, come mi piace il tuo ragionamento, perché è proprio il giustizialismo, tanto caro ai nostri attuali governanti, che dà un calcio in culo alla giustizia istigando gli istinti belluini che, purtroppo, si annidano nell'umanità. Ciao.

Anonimo ha detto...

sono Carlo e rispondo che non si tratta di giustizionalismo quello propagandato dal governo attuale, ma di sicurezza, sicurezza che manca ai nostri cittadini. A riguardo i pestaggi, quelli sono scatenati dal "bullismo" incontrollato che regna nelle scuole, nelle strade, nelle discoteche, negli stadi, ed ovunque il "libero arbitrio" ben accetto da una parte politica propagandistica che invoca la libertà di vivere come meglio si crede anche a discapito del loro prossimo e dar sfogo, quindi, ad un "libertinaggio" selvaggio. Picchiare un loro simile, sia esso nero,bianco, giallo, blu o verde diventa un gioco, un passatempo per affermare il loro demenziale "malvivere". Se invece derebbero punizioni esemplari a questa marmaglia e alle loro famiglie, e non per la legge del "dente per dente", ma per dare giustizia (e non vendetta) a tutti quelli inermi che hanno perso figli, padri, madri, fratelli, massacrati da tanti impuniti, liberi di farlo perchè qualcuno glielo permette.

Anonimo ha detto...

Insomma, questi ragazzi che in branco picchiano lo fanno per gioco?!? E allora perchè non gli insegniamo a giocare a "mucciatedda", come si faceva una volta, o a mosca cieca, per farli sfogare? No, questi ormai sono gioohi da vecchi bambini. E' meglio istigarli insinuando che gli extracomunitari vengono qua per romperci le scatole o per bruciarsi tra di loro. Ma le scatole possiamo romperli tutti, bianchi, neri, gialli, rossi, mentre per quanto riguarda certe raccapriccianti bruciature, ti ricordo che ce le hanno offerte, proprio qui a Barcellona,delinquenti del luogo. Quindi, non confondiamo le lingue: ci sono casi catalogabili come becera criminalità, e fatti catalogabili come becero razzismo. Gli uni e gli altri sono delitti semplicemente da combattere con tutte le forze della legalità, e mai da istigare.

Anonimo ha detto...

si tende sempre a sottovalutare fenomeni preoccupanti soltanto per essere di parte, e di una sola parte quella garantista ed ipocrita che sta distruggendo la nostra società, facendo dimenticare ai nostri giovani quali erano i veri valori riconosciuti dalla mia generazione (non ho neanche 50 anni) ed anche dalla "vostra" generazione. E' vero giocavamo a "mucciatedda", durante l'estate si faceva l'autostop per andare al mare, oggi invece i padri comprano ai figli "bulli" e non "razzisti" le macchinine che si guidano senza patente, raggiunta la maggiore età per analogia compreranno loro gli elicotteri! Mi padre mi mandava da un artigiano per imparare un mestiere durante la pausa estiva, ed io giovincello mi rattristavo, gli altri andavano al mare ed io invece "o mastru". Ma di questi insegnamenti morali ne ho compreso oggi l'importanza, oggi che devo trasmetterli ai figli. Cerchiamo, invece, di riflettere e far riflettere questa generazione priva di ideali, e pregna di falsi idoli, insegnamo loro il sacrificio, l'amore per il prossimo, la tolleranza, e non l'emulazione, il "sei politico", la faziosità, la mediocrità, insegnamo loro anche ad aver vergogna quando si è in colpa, ed il saper chiedere "perdono", così solo li renderemo veri UOMINI.
Grazie
fra sole

Anonimo ha detto...

IL passaggio da "bulli" a "razzisti" potrebbe essere di appena un passo. Nessuno nega che la matrice del bullismo sia la cattiva educazione, ma bisogna anche ammettere che la cattiva educazione genera cattiverie che possono arrivare alla malvagità. Ed il razzismo è malvagità allo stato puro, perchè pretende di trovare nel simile il "diverso" e nel "diverso" il repellente.
Comunque, condivido tutto quanto hai detto sul sacrificio, l'amore per il prossimo, la tolleranza, perchè sono elementi indispensabili per una vera buona educazione, la sola in grado di imopedire il bullismo ed il razzismo: due facce di una stessa medaglia.

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

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