
In seguito ad intervento dei sindacati, Massimo Russo ha provveduto alla revoca degli atti sulla rideterminazione della rete ospedaliera e sulla rideterminazione della dotazione organica in provincia di Messina.
Un intervento estremo, ritenuto dalle forze sociali presupposto per "un dialogo sereno e costruttivo", che sarebbe stato impossibile se si fosse avallato ciò che, in una nota congiunta, i segretari Generali e i responsabili dei Medici delle Funzioni pubbliche CGIL CISL e UIL avevano definito "l'ennesimo atto di arroganza del Commissario Straordinario dott. Poli" il quale, "mentre il Presidente Lombardo si accingeva a firmare il decreto di nomina del Direttore Generale nella persona del dott. Magistri , in solo due giorni, ha adottato ben oltre 200 delibere".
“Tale decisione – scrivono adesso in un nuovo comunicato i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Crocè, Emanuele e Calapai – consentirà al sindacato di aprire un confronto sui reali bisogni dei cittadini. Sulla rete ospedaliera si è registrata la piena apertura del commissario Magistri per giungere ad una definizione organizzata su tutto il territorio al fine di fornire agli utenti servizi di qualità”.
I rappresentanti sindacali, nel primo documento di protesta, avevano denunciato di aver avuto «la possibilità di leggere solo l'oggetto degli atti adottati, pubblicati all'albo pretorio". Per cui si proponevano di chiedere al nuovo Direttore Generale la revoca, onde evitare di dovere assumere iniziative di natura giudiziaria.
Evidentemente è stato possibile non ricorrere a quest'estrema ratio, dato che le ragioni della protesta sono state accolte direttamente dall'Assessorato alla Salute, con soddisfazione di chi le aveva espresse e con uno spiraglio favorevole alla sorte dei due ospedali di Barcellona e di Milazzo.
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