martedì 3 maggio 2011

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: UNA CITTA' COMPLETAMENTE "INTERINATA"



Se si continua con questo passo - condizionato dalla impossibilità di ricorrere alle assunzioni di nuovi dirigenti a causa delle sanzioni per sforamento del patto di stabilità - quanto prima Palazzo Longano sarà quasi vuoto di dirigenti.
La necessità di stare con due piedi in uno stivale, è imposta dalla penuria finanziaria del Comune, la cui Amministrazione non è più in grado di reggere al mantenimento dell' apparato organizzativo e dei servizi indispensabili alla Comunità cittadina, pur ostentando mire ambiziose nel settore delle opere pubbliche, stimolate dalla pioggia di eccezionali proventi comunitari.
Il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto diventa praticamente un vero e proprio interinato, dopo che recentemente Sindaco e Giunta hanno proceduto al riassetto della pianta organica municipale, cercando di riorganizzare le "teste" dei servizi, ridotte ormai di numero, a causa delle decapitazioni per il pensionamento di diversi vecchi dirigenti.
Il taglio ormai inevitabile per quiescenze, che quanto prima continuerà con l'andata in pensione di altri due dirigenti, per raggiunti limiti d'età, e la camicia di forza imposta da Tremonti con il patto di stabilità, non possono che offrirci adesso il quadro desolante di un Comune che, per potere nascondere sotto il tappeto la polvere della propria miseria finanziaria, deve giocoforza caricare di doppia soma parecchi attuali dirigenti (non si offendano gl'interessati, perchè qui per "soma" intendiamo "impegno") : insomma, tranne il dott. Natale D'Amico che, finchè non va in pensione (ormai prossima) continua a guidare i Servizi Demografici, abbastanza impegnativi, e la dott.Elisabetta Bartolone che detiene la direzione dei servizi finanziari e risorse umane, quasi tutti gli altri attuali dirigenti restanti vengono oberati da duplice incarico.
Per cui saranno interinali:
1) l'attuale segretario generale, Salvatore Russo, cui ad interim viene"accollato" il compito di dirigente dell'Ufficio di Gabinetto del Sindaco;
2) Sebastiana Caliri, finora dirigente del V settore ( attività produttive, sport, turismo e spettacolo, comunicazione, ecc), la quale, anch'essa ad interim, si dedicherà ai Servizi sociali e giovanili, professionali, assistenziali, sanitari, pari opportunità: e chi più ne ha più ne metta;
3) il candidato alla pensione ing. Salvatore Bonavita, che persino lui dovrà stringere i denti e rendersi disponibile alle fatiche imposte dai settori VI (Edilizia e Urbanistica) e VII (Territorio e Ambiente);
4) il dott. Roberto La Torre che, oltre alla consueta carica di vice segretario aggiungerà - sempre ad interim - quella di dirigente della polizia urbana;
5) Marina Lo Monaco, cui accanto alla nomina di dirigente del 1° Settore "Affari Istituzionali", viene appioppata ad interim la direzione di altri quattro settori:2°, 3°, 5° e 6°.
Che non sto qui ad elencare per non perdermi nei meandri di servizi comunali probabilmente destinati ad essere soltanto nominati.

2 commenti:

Ciccio ha detto...

Grazie per il rifuso, imperdonabile perché conosciamo bene sia il dirigente sia il settore.

Antonio ha detto...

Sindaco, Comandante Vigili "ad interim" Caldo, mosche, insetti, scarichi delle automobili: frutta e verdura esposte fuori dai negozi non hanno davvero scampo in particolar modo in estate.
In realtà ben pochi sanno che “è vietata l’esposizione all’aperto di carne, pane, paste, dolciumi, frutta, conserve, verdure, e di qualsiasi sostanza alimentare che si consumi previa cottura”.
No, non è una nuova legge appena approvata in parlamento, bensì una legge facente parte di un antico decreto per salvaguardare la salute e la bontà degli alimenti.
Era il 1928 quando Mussolini ha emanato questo decreto per la lotta contro le mosche che conteneva questo articolo.
Decreto che, ancora ai giorni nostri, non è stato abrogato.
In effetti, se ci fermiamo un attimo solo a riflettere, ci accorgiamo che la frutta esposta per strada, non solo viene contaminata dagli agenti atmosferici, ma diventa anche un veicolo attraverso il quale lo smog, la sporcizia, entrano nel nostro corpo. Sindaco Dott. La Torre "Comandante Vigili Urbani ad interim" quindi?

I negozianti, ricorda l’unione nazionale consumatori, sono dunque obbligati a proteggere contro mosche, insetti e smog, i cibi non confezionati e, di conseguenza, dovrebbero evitare di esporli fuori dai negozi.

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