
La pineta di piazza San Sebastiano - quella per intenderci che fronteggia il prospetto d'ingresso all'Oasi - è ormai diventata più d'impaccio che di utilità.
A parte la perdita dell'aspetto dignitoso proprio di questa specie di piante, dovuta all'età, ciò che le rende inaccettabili è l'ormai esagerata estensione delle loro radici, che sviluppandosi orizzontalmente hanno rovinato la pavimentazione con rigonfiamenti e fratture nelle mattonelle.
Cosicché ormai l'intera piazza, con le ondulazioni e le bozze esistenti, costituisce un serio pericolo per chi l'attraversa, essendo possibile incespicare e stramazzare al suolo.
Si dirà che l'errore di ornare la piazza con alberi di questa natura è stato commesso parecchi anni fa, ai tempi di Santalco: e qui nessuno nega che anche ai quei tempi si potesse sbagliare.
Come d'altronde s'è commesso errore nel piantare lo stesso tipo di pini lungo la strada che da via Napoli porta a Santa Venera: la strada, nata per essere un bel viale ornato di verde, s'è purtroppo ridotta in condizioni poco rassicuranti, soprattutto ai bordi della carreggiata e nei marciapiedi, ormai fortemente danneggiati dall'esuberanza delle radici.
Questo comunque è il verde della nostra città, e serve in genere per sconvolgere...
1 commento:
La piantumazione di quel tipo di alberi ai margini di strade e su piazze pavimentate è sconsigliabile per le enormi radici superficiali che il pino produce negli anni distruggendo la pavimentazione di strade e piazze e creando situazioni di pericolo per auto e persone.
E' vero l'errore e' stato fatto ai tempi di Santalco (uno dei tanti errori),ma e' pur vero che nessuno dei Sindaci successivi(Speciale e Nania)ha mai pensato di porvi rimedio.
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