In questi giorni, s'è fatto un gran parlare sull'iniziativa della Magistratura e delle Forze dell'ordine in contrasto al dilagare - non solo a Barcellona, ma anche in altri centri grossi viciniori - delle concessioni di spazi pubblici ad esercenti di negozi e di ritrovi, ritenute in parte illegittime, e di altre occupazioni non concesse ma tollerate.
L'azione degli inquirenti nella nostra città, man mano che procede il monitoraggio dell'anomala situazione, ovviamente punta ad accertare dove albergano - o sono albergati - coloro che avrebbero dovuto attenzionare in tempo lo sviluppo del fenomeno che, adesso, tutti stanno scoprendo, ma di cui solo i cittadini più zelanti s'erano già lamentati.
Intanto, ci si chiede quali riflessi abbia avuto la recente drastica operazione che ha investito il settore commerciale che fino a qualche settimana fa fruiva di strutture, adesso bloccate, o di bancarelle postate sui marciapiedi.
Da quanto s'è potuto apprendere, ci sarebbero casi di disagio assoluto, altri provvisoriamente rabberciati con il ricorso ad espositori improvvisati, altri ancora senza alcun inconveniente dichiarato.
Stamattina, per esempio, abbiamo potuto costatare che il proprietario di un negozio di frutta e verdura il quale, dopo l'intervento della squadra di controllo, ha dovuto ritirare dentro le esposizioni esterne, liberando così l'antistante marciapiedi, non ha dovuto lamentare alcun effetto negativo sul piano della vendita, visto che gli acquirenti non solo non sono diminuiti, ma si sono dimostrati lieti di potere più facilmente sostare coi loro mezzi davanti all'esercizio.
Ovviamente ci sono altri che, non avendo nel proprio negozio la capienza, trovano difficoltà a sistemare la merce all'interno, mentre ancora altri che operano da ambulanti sono costretti ad arrabattarsi provvisoriamente con posteggi di fortuna.
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GAZZETTA DEL SUD - ONLINE: Autorizzazioni, serve una svolta
L'azione degli inquirenti nella nostra città, man mano che procede il monitoraggio dell'anomala situazione, ovviamente punta ad accertare dove albergano - o sono albergati - coloro che avrebbero dovuto attenzionare in tempo lo sviluppo del fenomeno che, adesso, tutti stanno scoprendo, ma di cui solo i cittadini più zelanti s'erano già lamentati.
Intanto, ci si chiede quali riflessi abbia avuto la recente drastica operazione che ha investito il settore commerciale che fino a qualche settimana fa fruiva di strutture, adesso bloccate, o di bancarelle postate sui marciapiedi.
Da quanto s'è potuto apprendere, ci sarebbero casi di disagio assoluto, altri provvisoriamente rabberciati con il ricorso ad espositori improvvisati, altri ancora senza alcun inconveniente dichiarato.
Stamattina, per esempio, abbiamo potuto costatare che il proprietario di un negozio di frutta e verdura il quale, dopo l'intervento della squadra di controllo, ha dovuto ritirare dentro le esposizioni esterne, liberando così l'antistante marciapiedi, non ha dovuto lamentare alcun effetto negativo sul piano della vendita, visto che gli acquirenti non solo non sono diminuiti, ma si sono dimostrati lieti di potere più facilmente sostare coi loro mezzi davanti all'esercizio.
Ovviamente ci sono altri che, non avendo nel proprio negozio la capienza, trovano difficoltà a sistemare la merce all'interno, mentre ancora altri che operano da ambulanti sono costretti ad arrabattarsi provvisoriamente con posteggi di fortuna.
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1 commento:
CHE NE DIRESTE SE GLI UFFICI COMUNALI PREPOSTI, DAGLI AMMINISTRATIVI AI SANITARI, INFORMASSERO I CITTADINI ATTRAVERSO MANIFESTI A QUALI RISCHI ANDREBBERO INCONTRO SE EFFETTUANO ACQUISTI DA QUESTE BANCARELLE ABUSIVE, SOTTO TUTTI GLI ASPETTI?
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