aventi in special modo obiettivi intesi a valorizzare o salvare istituti e pezzi di questo territorio, purtroppo finora, in alcuni casi espoliati ed in altri trascurati, quando non addirittura demoliti.
Basterebbe dare uno sguardo all'interno di Facebook, per rendersi conto dell' animazione che l'intrecciarsi di messaggi e di commenti sta suscitando.
E quel che più lascia bene sperare - almeno per quanto riguarda i gruppi a me noti - è l'emergere di una tendenza alla comprensione reciproca, che potrebbe diventare il segnale di qualcosa di più interessante.
D'altronde, che cosa potrebbe esserci di più importante dello sforzo comune di liberare questa città dallo stato di apatia e di degrado in cui s'è fatta affossare?
I tentativi collettivi per salvare l'ospedale, l'interesse nascente di singoli cittadini e l'azione crescente di associazioni verso i problemi trascurati della comunità, l'incipiente incremento d'iniziative volontarie per la rivalutazione storico-archelogica del nostro territorio: sono tutti segni confortevoli di una potenziale voglia di riscatto che, anche con l'ausilio degli strumenti web, potrebbe essere assecondata.
2 commenti:
sono d'accordo....
internet sta cambiando lo scenario politico italiano e tanto altro relativo al sociale: se usato bene è un mezzo eccezionale..dipende dai "navigatori".
Posta un commento