Ieri, nell'incontro di Palazzo Longano, durante il quale s'è parlato delle sconfortanti prospettive cui va incontro il Cutroni Zodda, non dico che mi sarei atteso una partecipazione numerosa e bipartisan di politici, interessati al grave problema della spoliazione di una struttura sanitaria indispensabile; ma che almeno quella modesta occasione non venisse strumentalizzata nella misura resa manifesta dall'intervento di un deputato regionale.
Conosco l'on. Santi Formica da quando aveva i capelli naturalmente neri, e pur non condividendo le sue idee politiche, l'ho ugualmente considerato elemento attivo e produttivo: qualità che però non sono riuscito a riscontrare nel lungo discorso, estremamente politico, con cui ieri s'è dilungato nella sala consiliare del Comune: una vera filippica nei confronti dell'assessore regionale alla sanità il quale, approfittando dalla propria carica, avrebbe operato e continuerebbe ad operare, non per migliorare ma per peggiorare la situazione finanziaria della sanità.
Insomma, è stato un discorso - quello di Formica - per nulla propositivo, che potesse aprire cioè uno spiraglio per un - ancorché estremo - tentativo di salvare il Cutroni Zodda: direi che m'è parso un loquace sfogo di parte per nulla conciliante, frutto d' un esistente contrasto politico, che giustificherebbe la motivazione - tra l'altro denunciata da Mimmo Nania - secondo cui l'accanimento della Regione nei confronti dell'ospedale Cutroni Zodda sarebbe appunto di natura politica.
Che ci possa essere un fattore del genere a giocare su questo ignobile trattamento, si potrebbe ammettere, anche se un tale sospetto potrebbe però vacillare di fronte ad un particolare non certamente futile: che tutto ciò che si opera in danno dell'ospedsale di Barcellona finisce con l'avvantaggiare l'ospedale di Milazzo.
Ora credo che nessuno potrebbe sostenere che tale privilegio dei nostri vicini sia stato contrastato da Mimmo Nania e da Santi Formica.
Basterebbe, d'altronde, per rendersene conto, ciò che ha dichiarato l'on Formica ieri ad Antenna del Mediterraneo, quando si è soffermato sulla "notevole importanza di quel polo d'eccellenza cui merita d'essere considerato l'ospedale "Fogliani" di Milazzo".
E allora diciamolo: se sua eccellenza sta a Milazzo, al Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto cosa resta?
Fare la parte del semplice lacché?
Conosco l'on. Santi Formica da quando aveva i capelli naturalmente neri, e pur non condividendo le sue idee politiche, l'ho ugualmente considerato elemento attivo e produttivo: qualità che però non sono riuscito a riscontrare nel lungo discorso, estremamente politico, con cui ieri s'è dilungato nella sala consiliare del Comune: una vera filippica nei confronti dell'assessore regionale alla sanità il quale, approfittando dalla propria carica, avrebbe operato e continuerebbe ad operare, non per migliorare ma per peggiorare la situazione finanziaria della sanità.
Insomma, è stato un discorso - quello di Formica - per nulla propositivo, che potesse aprire cioè uno spiraglio per un - ancorché estremo - tentativo di salvare il Cutroni Zodda: direi che m'è parso un loquace sfogo di parte per nulla conciliante, frutto d' un esistente contrasto politico, che giustificherebbe la motivazione - tra l'altro denunciata da Mimmo Nania - secondo cui l'accanimento della Regione nei confronti dell'ospedale Cutroni Zodda sarebbe appunto di natura politica.
Che ci possa essere un fattore del genere a giocare su questo ignobile trattamento, si potrebbe ammettere, anche se un tale sospetto potrebbe però vacillare di fronte ad un particolare non certamente futile: che tutto ciò che si opera in danno dell'ospedsale di Barcellona finisce con l'avvantaggiare l'ospedale di Milazzo.
Ora credo che nessuno potrebbe sostenere che tale privilegio dei nostri vicini sia stato contrastato da Mimmo Nania e da Santi Formica.
Basterebbe, d'altronde, per rendersene conto, ciò che ha dichiarato l'on Formica ieri ad Antenna del Mediterraneo, quando si è soffermato sulla "notevole importanza di quel polo d'eccellenza cui merita d'essere considerato l'ospedale "Fogliani" di Milazzo".
E allora diciamolo: se sua eccellenza sta a Milazzo, al Cutroni Zodda di Barcellona Pozzo di Gotto cosa resta?
Fare la parte del semplice lacché?
2 commenti:
Non capisco dove stia la questione politica,Cicciu.I cattivi rapporti personali fra politici di 'fazioni 'avversarie ( nemiche?),il contrasto l'accanimento possono mai costituire questione politica? Le questioni politiche riguardano la maggioranza dei cittadini ,e in democrazia ,anche la minoranza.Le beghe personali per il potere non sono questione politica,non interessano i cittadini ,che solo le soffrono.Questi signori hanno perduto il senso e il piacere di fare 'politica'.Hanno la faccia tosta e non hanno nè rimorsi nè senso di colpa.Il diagramma della loro empatia è piatto.La loro coscienza è erronea ,e si giustificano da soli per tutto.Niente e nessuno li può scalfire.
FRanz
Purtroppo Franz sembra rimasto nell'era della polis greca, dove a fare politica era il cittadino,cioè l'abitante della polis. Adesso la politica è nelle mani dei politicanti che dalla città pretendono il voto e alla città restituiscono tutt'al più le loro beghe.
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