sabato 10 luglio 2010

A GIOCARE COL FUOCO SI RISCHIA DI BRUCIARSI LE PENNE


Molti si saranno accorti che, da alcuni giorni, nella nostra città, sembra essersi avviata una pericolosa quanto inutile strategia, che sicuramente se venisse portata avanti arrecherebbe un duplice gravissimo danno alla comunità: economico e d'immagine.
Si sarà notato che, per una rivalsa inutile o per semplice istinto vandalico, in più punti sono stati trasformati in fumosi puzzolenti falò cumuli di quei rifiuti che purtroppo da tempo deturpano le nostre strade.
Un male che s'aggiunge ad altro male e che nessuna persona retta potrà mai condividere.
Giorni fa, altre fiamme si sono elevate sulla città, e non più accanto ai cassonetti della spazzatura, ma in prossimità del santuario della Madonna del Carmine, dove l'incendio s'è esteso nellla vallata costeggiata dalla panoramica che porta alla Chiesa.
Oggi, un evento analogo s'è registrato, in una altra parte fiorente del territorio. Presumibilmente per origine dolosa, il fuoco è stato innescato nell'estensione collinare che sovrasta la zona di Santa Venera dove sorgono il PalAlberti, l'istituto commerciale, la scuola elementare e le case Gescal.
L'incendio, che per essere domato ha richiesto il ricorso dei vigili del fuoco e del corpo antincendio del Comune, ha avuto facile appiglio nelle erbe secche e, propagandosi, ha danneggiato una parte della cultura arborea.

1 commento:

Unknown ha detto...

La terra, nostra fonte di vita ,quando viene abbandonata porta tanti pericoli.Un bene anche privato non potrebbe non essere messo a frutto per lungo tempo,in attesa di utilizzarlo nell'edilizia.Un' ordinanza del sindaco potrebbe nel rispetto delle leggi vigenti assegnarlo,a termine, a qualche associazione/comunità per metterlo a frutto,e creare ricchezza per la società.
Franz

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