domenica 25 luglio 2010

LETTERA APERTA A GIUSEPPE BUZZANCA SINDACO DI MESSINA E DEPUTATO REGIONALE



Con il consenso dei Cittadini sono abituato a vincere le campagne elettorali. La mia elezione all’A.R.S. e quella alla carica di Sindaco di Messina sono avvenute legittimamente secondo le norme vigenti”. “Sono anche abituato a subire le “forzature” che tendono a sovvertire la volontà popolare . I ricorsi si discutono nei Tribunali ed io intendo avvalermi di tutti gli spazi di tutela previsti dall’ordinamento. Nessun passo indietro, pertanto, perché è mio dovere, nel rispetto del voto dei messinesi, far di tutto per dare completa attuazione al mio programma elettorale.”

Con questa recente dichiarazione, che praticamente ribadisce ciò che avevi affermato in precedenza, caro Peppino, confermi la tua intenzione di non mollare uno degli incarichi che la volontà popolare - in momenti diversi e a fronte di programmi (promesse) elettorali ovviamente disuguali - t'ha affidato.
La differenza dei programmi e delle promesse deriva dal fatto che, mentre nella campagna regionale, ti sei rivolto ad un elettorato più ampio ed hai ottenuto ampio consenso - pure e in special modo - dai tuoi compaesani (parlo dei barcellonesi), in quella comunale hai manifestato il tuo interesse di candidato a sindaco sui problemi di una sola città, Messina.
Orbene - direbbe l'amico Piccione - non ti sembra che sulle due graticole tu debba mettere troppa carne da cuocere e di conseguenza debba badare acché non si bruci una parte e rimanga troppo cruda l'altra? E quale si brucerà, e quale non riuscirà a cuocere?
Caro Peppino, ricordo benissimo il tempo in cui - nell'aula consiliare di Palazzo Longano sedevi accanto al tuo collega di partito ed amico fraterno Candeloro, ora sindaco di Barcellona, e ricordo bene che l'interesse d'entrambi, nei vostri interventi, era rivolto ai problemi della città; successivamente - quando prese altra piega la politica - spiccasti il volo verso la Provincia, e la stessa città di Barcellona Pozzo di Gotto fu la tua pedana di lancio, tanto che tu - che di promesse ne avevi fatto - hai cominciato ad esprimere la tua gratitudine migliorando la via del Mare e facendo sistemare una rotonda all'alteza del ponte per la via Industriale.
Successivamente, essendosi allargati gli impegni, la tua attenzione nei confronti della pedana di lancio s'è automaticamente e progressivamente ristretta. E ciò ovviamente era giustificato dall'ampiezza del territorio da..servire.
Perché ti ricordo tutto questo?
Per il semplice fatto che sono convinto che, umanamente, più si allargano gli impegni assunti e meno soddisfacenti sono i risultati che si sperava di ottenere.
Tu mi potrai ribattere che, ad un sindaco, conviene avere un buon addentellato alla Regione nella qualità di deputato.
Ma tu - ti direi io - sei divenuto deputato regionale non soltanto per i voti dei messinesi, ma pure per il consenso di tanti altri elettori della provincia.
Potresti fare qualcosa anche per loro?
Dovresti essere un mago. E non portarmi l'esempio del sen. Santalco......
Cordiali saluti da Ciccio Cilona

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