lunedì 5 aprile 2010

Pillola abortiva, ancora reazioni dopo la sortita di Cota e Zaia...... Donne del Pdl contro la Lega

LA PILLOLA CHE CAMBIA TUTTO RESTA OGGETTO DI POLEMICHE


ROMA Sull'aborto chimico donne contro l'esuberanza dei maschi, anche se governatori. In Italia la pillola RU486, che da mercoledì 7 aprile sarà operativa al Policlinico di Bari, apre un altro capitolo di scontro.
Dopo la bufera politica seguita alle dichiarazioni dei governatori della Lega, Roberto Cota (Piemonte) e Luca Zaia (Veneto), poi ammorbidite, anche se nella sostanza i principi restano gli stessi, a reclamare l'uguaglianza politica è Maria Ida Germontani, componente delle commissioni Finanze e Bilancio del Senato, eletta per il Pdl nella circoscrizione Emilia-Romagna.
«Per fortuna ci sono le donne che intervengono al momento giusto per correggere l'esuberanza post-elettorale dei maschì anche quando sono governatori», afferma Germontani secondo la quale «la pillola abortiva non deve servire a discriminare politicamente le donne, che hanno deciso di non rinunciare alla libera scelta, ovvero al loro libero arbitrio».
Intanto ad Ancona la sezione locale della Lega Nord per il giorno di Pasqua ha organizzato un volantinaggio per la vita all'insegna dello slogan “RU486 omicidio fai da te. La Lega dice no agli aborti clandestini”.
Per l'oncologo ed ex ministro della Salute, Umberto Veronesi, «togliere a una donna la possibilità di interrompere la gravidanza farmacologicamente è solo una inutile punizione fisica». Veronesi giudica poi «incostituzionali» le dichiarazioni dei neogovernatori di Piemonte e Veneto e mette in guardia sul rischio di «un mercato nero della pillola».
Quindi il dibattito politico. «Non si faccia falsa informazione sulla pelle delle donne, dando della pillola abortiva definizioni ingannevoli e pericolose», afferma Anna Maria Bernini, portavoce nazionale vicario del Pdl spiegando che «la Ru486 non è una pillola facile». «Nella Lega non ci sono divergenze sull'utilizzo della pillola abortiva», precisa Gianna Gancia, presidente della Provincia di Cuneo ed esponente del Carroccio. Parla di «nuove mammane pro aborto» il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, riferendosi alla proposta di una manifestazione di donne, mentre per il ministro per l'Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi, sulla RU486 la legge va rispettata ma la 194 va applicata fino in fondo.
Sul fronte dell' opposizione, «Cota e Zaia costretti alla retromarcia», dice Fabio Evangelisti, vicepresidente vicario del gruppo di Idv alla Camera.

3 commenti:

DOTTOR X ha detto...

Non so se sia preferibile usare la pillola o l'intervento tradizionale ospedaliero. Comunque anche per la pillola RU486 sirende necessaria la degenza in ospedale, per evitare che il fai da te banalizzi un evento fin troppo rischioso. Tuttavia un timore rimane, che, nonostante qualsiasi divieto, ci sia sempre l'introduzione del "contrabbando" e il conseguente abuso illecito, con la complicità di personaggi senza scrupoli. dottor x

storico sgrz ha detto...

Zaia non è a un congresso del Carroccio con gentilini e Borhezio: come governatore di regione deve agire nell'interesse di tutti i cittadini svolgendo il suo mandato in maniera laica e nel rispetto delle leggi

La sparata di Zaia contro la RU 486. I doveri del politico e le convinzioni etiche individuali

Unknown ha detto...

Franz
La Lega spara a zero sulla pillola per compiacere la Chiesa.La Lega Nord è un partito localistico,non è un partito di massa,tipo dc o pci.Non è interclassista nè classista rivendicazionista.Non è federalista alla Cattaneo,cui dice d'ispirarsi,perchè Cattaneo era federalista ma soprattutto nazionalista .Non ha un progetto 'padano'.Ha parlato d'indipendenza della 'padania' di secessione o di federalismo fiscale.Stando al governo d'Italia gode di una posizione di vantaggio e di ricatto politico su Berlusconi.Gli obiettivi che indica al suo 'popolo' e che raggiunge solo in termini di consenso sono di tipo simbolico-spirituale(fuori lo straniero,fuori l'islam,difesa della famiglia tradizionale ,no all’aborto) o basati sulla paura dell’altro del diverso in tutti i sensi,anche sessuale(omosessualità,famiglia trasversale,).In sostanza non ha obiettivi di qualità nè nel campo economico nè in quello sociale.I vantaggi economici-fiscali-contributivi che riesce,grazie alla sua posizione nel governo, a distribuire al suo popolo sono solo in deroga o per eccezione.Ha obiettivi solo di potere : conquistare a una a una altre regioni al centro e possibilmente al sud. La diga a questa lega non è il partito del sud ma un PD alla Vendola. Percentualmente vince le ultime elezioni regionali ma in numeri assoluti non avanza.Per certi versi fa paura ma ha i piedi d’argilla.Non credo che andrà lontano.Vedremo che succederà fra qualche anno con il federalismo fiscale,in piena celebrazione del 150esimo anniviversario.

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