Riferendosi ad un episodio che, il primo aprile, all’interno dell’Opg di Barcellona, ha coinvoltio un ricoverato e quattro operatori dell’istituto, il rappresentante aziendale di RSA Cgil FP, Salvatore Novelli, in una nota emessa oggi a nome del proprio sindacato, sostiene che il fatto non è frutto di semplice casualità.
“L’aggressione avvenuta in questi giorni da parte di un detenuto nei confronti degli operatori dell’ O.P.G. – scrive Novelli - non è stata una casualità in quanto si temeva che con il succedersi di innumerevoli piccole aggressioni ( non di risonanza giornalistica) la situazione sarebbe degenerata con i risultati della giornata dell’uno aprile dove sono rimasti collusi quattro operatori del suddetto istituto. I danni potevano essere disastrosi, fortunatamente sono stati limitati a qualche trauma e contusione per il semplice fatto che il detenuto si è limitato ad un atto “dimostrativo”. La direzione da parte sua attribuisce il tutto alla casualità, ma quando questa si incontra con un livello di sicurezza insufficiente “dovuto alla carenza del personale di polizia penitenziaria” e ancora quando la direzione stessa diventa sorda e insensibile alle richieste evidenziate dalla rappresentanza aziendale della C.G.I.L. non si parla più di casi sporadici ma di triste quotidianità. Tutto ha origine dal DPCM del 01/04/2008 dove viene sancito il passaggio della Sanità Penitenziaria al Sistema Sanitario Nazionale, dove la figura infermieristica sta diventando sempre più merce di scambio per il gioco al rialzo tra le parti mettendo in primo piano il futuro della direzione sanitaria con i medici incaricati e in secondo piano l’operabilità ed il futuro del personale infermieristico di ruolo privo di ogni forma di garanzia, rischiando così di mettere in crisi l’intera struttura.La C.G.I.L. non pretende che la direzione avrebbe mostrato solidarietà al personale coinvolto (e non) nell’aggressione, e neanche discorsi sdolcinati visto la vicinanza delle festività pasquali bensì pretende che si sarebbe mostrata più vigile e propensa a come superare questa fase.Oggi l’ O.P.G. è una pentola che bolle in continuazione e la casualità è dietro l’angolo che aspetta, se non volgiamo riempire le pagine dei quotidiani di continue aggressioni dobbiamo fin da adesso trovare una soluzione tra politica, istituzioni e sindacati mettendo da parte il futuro dei singoli”.
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