lunedì 12 ottobre 2009

GLI INDIPENDENTISTI DEL FRONTE NAZIONALE SICILIANO S'IMPEGNANO A SOSTENERE LA MOBILITAZIONE IN SICILIA A DIFESA DEI LAVORATORI


SOLIDARIETA' PER CHI DA' VISIBILITA' ALLA QUESTIONE OPERAIA NELL'ISOLA


Gli Indipendentisti du Frunti Nazziunali Sicilianu – “Sicilia Indipinnenti” affrontano il problema dei lavoratori dell'Isola solidarizzando con i metalmeccanici dello stabilimento Fincantieri di Palermo e dell’indotto che hanno inteso richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica, dell’azienda e della politica attraverso organizzato il sit-in dalla FIOM davanti al Cantiere di Palermo.
In un comunicato ribadiscono che da tempo si sentono "impegnati a sostenere, ovunque in Sicilia, la sacrosanta mobilitazione a difesa del lavoro di tante lavoratrici e lavoratori, metalmeccanici e no, e delle loro famiglie" e approvano pertanto "tutte quelle iniziative, democratiche e partecipate, promosse da qualsivoglia sindacato, volte a ridare visibilità alla questione operaia in Sicilia".
Per cui, non da oggi individuano "nella mobilitazione sociale , sindacale e politica la chiave di volta della vertenza del lavoro di cui Fincantieri, a Palermo, è simbolo e paradigma".
Tuttavia la mobilitazione per la cantieristica, sempre per il FNS, va considerata "parte della più generale questione operaia che in Sicilia vede come esempi realtà produttive quali, ad esempio, Sicilfiat a Termini Imerese o ancora Cesame a Catania.

PRASSI INDUSTRIALE di tipo COLONIALE.

Il FNS si dice convinto della "oggettiva necessità che si realizzi con la mobilitazione per la difesa del lavoro, degli stabilimenti e dei loro livelli occupazionali una vera “rivoluzione culturale” nelle prassi politiche e sindacali e nelle relazioni di politica industriale Le vertenze in realtà come Fincantieri sono oggetto, spesso, solo di sporadiche attenzioni il più delle volte in occasione di momenti elettorali".
"Salvo poi conclusasi la fase delle promesse i lavoratori, le loro famiglie si ritrovano innanzi alla evidente realtà qual è e non quale dovrebbe o potrebbe essere".
Si tratterebbe quindi, "di una sorta di autoalienazione che invade e pervade, nello specifico, anche il sindacalismo italiano in Sicilia".
Malgrado ciò, gli Indipendentisti del FNS ammettono "che FIOM riesce a cogliere almeno l’evidenza del disagio e stigmatizza anch’essa il mero approccio mediatico sin qui seguito dal Governo romano che ad oggi non ci risulta abbia prodotto effetti concreti soprattutto per i “travagghiaturi” siciliani metalmeccanici e no".
Segnalano, in termini politici, anche l‘atteggiamento assunto dal Governo regionale, "che per altro verso, si è profuso, anch’esso, in mere dichiarazioni , di per sé spesso incoraggianti, ma che a nostro avviso, risentono, della vecchia abitudine a delegare ad altri, a Roma, ogni scelta che prescinda dagli equilibri di potere sanciti e praticati".
Quanto poi, in questo clima, alle proposte come quelle del leader storico della Lega nord, Bossi , volti a reintrodurre le famigerate “gabbie salariali” Noi du FNS rispondono che "non solo questa è irricevibile, ma doppiamente offensiva per l’intero Popolo Siciliano"...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

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