martedì 16 novembre 2010

RIFIUTI URBANI: SE BARCELLONA PIANGE MESSINA NON RIDE

.......................Comunicato.......................


Tutti contro tutti mentre Messina rischia

Fatti, contraddizioni e litigi messinesi:

1) Il commissario dell’ATOME3 Ruggeri, braccio destro del sindaco Buzzanca, si è detto fautore della raccolta differenziata porta a porta, e si è messo in contrasto con l’amministratore di Messinambiente Dalmazio, che punta invece sulla separazione dell’indifferenziato con impianti ipertecnologici, di servizio alla realizzanda discarica di Pace..

2) Il comune è proprietario del 99% di Messinambiente, ma il commissario dell’ATOME3, che scadrà il 31/12/2010, fa un bando di gara per il servizio rifiuti col malcelato intento di escludere Messinambiente dalla gestione dei rifiuti, con un possibile danno per il comune di Messina.

3) Il piano regionale dei rifiuti presentato dal governatore Lombardo, con cui il sindaco Buzzanca era alleato prima ed ora oppositore, è stato bloccato dalla protezione civile, che sembra abbia imposto la costruzione di due megainceneritori. Il piano prevedeva una gerarchia di interventi che ai primi posti avevano la riduzione dei rifiuti, il riuso ed il recupero dei materiali ed il riciclo e solo in ultimo il recupero energetico e le discariche. Ma ci vogliono almeno quattro anni per costruire questi inceneritori, quindi o non c’è emergenza in Sicilia, e la protezione civile non dovrebbe interessarsene, o ci sono grossi interessi esterni da tutelare.

4) Improvvisamente il sindaco Buzzanca (e si suppone anche l’ATO3 che non smentisce), decide che di differenziata non bisogna più parlare, ma che i rifiuti andranno raccolti per essere bruciati. Naturalmente fra quattro-cinque anni, quando gli inceneritori saranno pronti. E nel frattempo? E Buzzanca appoggia la linea della protezione civile perché ora è contro Lombardo?

In questo scenario di tutti contro tutti e pure contro sé stessi, i messinesi rischiano di piombare nell’incubo di Napoli. Nessuno sembra voler ammettere che la soluzione basata su impianti/inceneritori/discariche è instabile, perché basta un guasto o uno sciopero per far tornare l’emergenza. Si chiedono a gran voce impianti e macchinari costosissimi (compreso il Pd che appoggia Lombardo) anche se a volte non ci sono i soldi neppure per pagare gli stipendi degli operatori ecologici (vedi ATOME2). Tutti fanno finta di non capire che il nodo cruciale del problema rifiuti è che se ne fanno troppi e troppo velocemente. Tutti fanno finta di non capire che triturare, incenerire e/o sotterrare rifiuti è, danni ambientali a parte, un intollerabile spreco di risorse economiche, perché con le materie prime seconde recuperabili si possono creare centinaia di posti di lavoro. Nessuno ammette che invece di spendere i denari del contribuente in impianti costosi la separazione dell’umido e dei materiali pregiati recuperabili la si può fare con le sole mani dei cittadini. Basterebbe tariffare la spazzatura a Kg prodotto e rimborsare denari ogni Kg di materiali recuperati, creando così un interesse economico diretto per cittadini, esercizi ed imprese. Basterebbe, ma dietro ai rifiuti ci sono enormi interessi e non sempre leciti.

Rete Rifiuti Zero Messina, deplora tali comportamenti e invita sindaco amministratori, Messinambiente e la cittadinanza ad un confronto pubblico sui principi della Strategia Rifiuti Zero di Paul Connett, per dimostrare a tutti che una gestione sostenibile dei rifiuti è possibile anche in Sicilia ed a Messina. Nel frattempo sarebbe utile che il sindaco, massima autorità sanitaria di Messina, il commissario Ruggeri e l’avvocato Dalmazio rispondessero a questa domanda: cosa c’è di vero nell’insistente voce che l’inceneritore di Pace stia operando - o abbia operato tutta l’estate - con emissioni o fuori norma o fuori controllo e senza osservare le prescrizioni della VIA?

Beniamino Ginatempo

Pres. Rete Rifiuti Zero Messina

.........................................................................CLICCA.................................................................................................................................................................................

Messinambiente, si dimette Dalmazio.

L’amministratore unico ha presentato ieri la lettera al sindaco. Ignote le motivazioni, ma i rapporti con il sindaco e l'Ato3 si erano ormai incrinati.

CLICCA QUI:
L'avvocato Dalmazio lascia Messinambiente. Troppi conflitti con Buzzanca e Ruggeri


1 commento:

Unknown ha detto...

Non se ne può più.In questa grave situazione i più sensibili si dimettono.Gli altri cercano di specularci sopra.Come cittadino vorrei la raccolta differenziata porta a porta.Si faccia un referendum e si faccia decidere ai cittadini.Alle prossime elezioni amministrative la cosa giusta da fare è punire gli attuali amministratori ,senza se e senza ma.Intanto si cambino i vari vertici delle varie amministrazioni che hanno a che fare con i rifiuti,istituendo un più severo controllo.
franzsidoti

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.