lunedì 1 novembre 2010

I TIGLI DELLA VIA ROMA HANNO BISOGNO DI CURA



Giorni or sono è stato prospettato ai cittadini - poche presenze in verità - il nuovo destino della via Roma, che dovrebbe essere - almeno questa l'aspirazione dell'attuale amministrazionedi Palazzo Longano - di gran lunga più "felice" dell'attuale modesta trascurata condizione, in cui il salotto di Barcellona ormai da anni viene lasciato.
Non stiamo qui a descrivere, nè in dettaglio nè in linee generali, che cosa avverrà in base ai nuovi progetti, che sembrano comunque ambiziosi, ma intendiamo limitarci a esternare un semplice desiderio: che si abbia una buona volta - e al più presto possibile - il buon senso di provvedere alla cura - se non si dovrà procedere allo loro eliminazione - dei tigli che della via Roma fanno un viale...del tramonto.
E non per colpa delle foglie morte che già il primo vento d'autunno ha cominciato a disseminare lungo la strada e sui marciapiedi, ma per l'ormai assodata esistenza del male che ha infestato tutte le piante, a causa dell'assalto massiccio di afidi, che solitamente non causano danni irreparabili alla pianta, ma possono creare problemi a persone o oggetti sottostanti, in quanto fanno secernere dalle foglie una sostanza appiccicaticcia che finisce a terra, sulle auto e sulle persone che vi sostano sotto.
Forse in attesa che il "grand project" della via Roma venga realizzato, sarebbe opportuno ricordarsi della necessità di potare le piante infestate e possibilmente farle curare secondo i criteri dettati dalla medicina botanica.
Questo solo si raccomanda....

1 commento:

Unknown ha detto...

Condivido e sostengo la legittima e non esosa richiesta.I cittadini non hanno partecipato perchè forse sono stufi di essere gabbati da politicanti senza amore per l'interesse comune.Si è persa la fiducia in questa politica senza etica e senza slancio.Una politica che non scalda i cuori ,come invece sa fare Vendola con narrazioni politiche veritiere precise piene di autenticità,e come sapeva fare Angelo Vassallo ,amato sindaco di Pollica,amante dell'ambiente e della cultura,ucciso dalla 'ndrangheta,perchè anteponeva l'interesse generale a quello personale.
Sindaco non le chiediamo di fare l'eroe ma di pensare alla cura dei tigli di via roma o meglio alla loro sostituzione con nostrani odorosi fioriti aranci amari e oleandri,com'era prima dei tigli.Sindaco,ascolti i suoi cittadini sinceri e accolga la loro richiesta.La sua partecipazione all'UTE si capisce che è sincera e fiera ma la cultura che essa vuole diffondere inizia dalla bellezza e dalla natura,da difendere e curare.Dia questo incarico all'Amoroso,lo porterà a termine con amore.Ci scaldi un pò i cuori.
franzsidoti

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