Stanotte e stamattina, abbiamo un po' tutti potuto notare che cosa significa "pioggia" da un po' di tempo a questa parte, pure per il nostro territorio.
Sembrano finite le tradizionali piogge a "nzuppa viddanu", visto che adesso pare abbiano ceduto il passo aprecipitazioni tempolaresche, quasi torrenziali, improvvise e furiose, sicura causa di piene ed allagamenti, spesso facilitati dalla mancata o insufficiente manutenzione delle infrastrutture urbane.
Più di una volta da questo blog s'è cercato di attenzionare chi di competenza sulla necessità di intervenire in tempo per la pulizia di caditoie e tombini, nelle strade in cui esistono.
Ma c'è di più, ed è forse qui che l'attenzione andrebbe maggiormente sollecitata: c'è il rischio che l'eccesso di pioggia possa creare grosse difficoltà in un punto particolare della città, cioè a monte della via Roma, dove il torrente Longano, proprio all'altezza del ponte, ha il suo fianco debole, a causa dell'esistenza della sua copertura che, all'altezza della via Regina Margherita, sembra non sia stata costruita a regola d'arte.
Almeno così si disse allorchè si motivò l'impossibilità di estenderne la costruzione verso monte.
Senza volere polemizzare sulla grandiosità di opere pubbliche in fieri, di cui questa Amministrazione trae vanto, ci sembra comunque sensato sottolineare la necessità di riflettere almeno un poco su ciò che è opportuno correggere e migliorare, onde evitare che quel che non va, prima o poi, ci faccia pentire di non essere intervenuti.
1 commento:
Concordo pienamente con la saggezza preventiva del blogger.Prevenire costa meno,e non fa piangere i cittadini che sono esposti ai rischi dell'esondazione.I fenomeni meteorologici estremi sono in agguato di questi tempi.Teniamo puliti le canalette e i tombini di scolo.In questo periodo autunno-inverno dovrebbero essere vietate in particolare tutte quelle carte pubblicitarie che sporcano e intasano. In via roma alta questo lavoro viene svolto da un bravo operatore ecologico da PREMIARE.
franzsidoti
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