
Nasce un nuovo contrasto tra lo Stato "ingordo" e la Regione "sprecona".
Stavolta è la proprietà delle autostrade siciliane che acuisce lo scontro.
Lo Stato ha deciso che le autostrade dell'Isola vanno all'Anas e, ovviamente, con esse i pedaggi che vengono pagati per percorrerle.
Il decreto di rimpossessamento è stato emanato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle finanze, nella scorsa estate e adesso
il presidente dell'Anas, dott. Pietro Ciucci, ha deciso di notificarlo al commissario straordinario del Consorzio per le autostrade siciliane, arch. Calogero Beringheli.
Così facendo l'Anas intende recuperare la proprietà piena della Palermo-Catania, della Palermo-Messina e della Siracusa Gela ancora non ultimata, dopo trent'anni dall'affidamento.
Al Consorzio rimane l'impegno di continuare l'ordinario esercizio delle autostrade e delle relative pertinenze, fino al trasferimento effettivo della gestione.
Per cui dovrebbe provvedere alla manutenzione e riparazione, al mantenimento del servizio di soccorso e assicurare le condizioni di sicurezza.
Sennonché bisogna dire che il contenzioso resta aperto, in quanto il Cas ha incaricato i propri legali per una tenace opposizione al provvedimento. Analogo sarà il comportamento della Regione, che ritiene illegale il decreto di revoca emanato dallo Stato.
Quanto durerà il braccio di ferro?
Non è facile prevederlo.
Mentre più facile potrebbe essere la previsione di...un ancor più prolungato disagio dell'utenza per il perdurare della inadeguata manutenzione nelle autostrade contese.
3 commenti:
nell'attesa.... potrebbero farcela non pagare allora :-)
Solo un pio desiderio provocatorio, nevvero Turi? Piuttosto come mai non ti sei fatto sentire per tanto tempo?
Ciao e ben tornato a barcellonablog.
solo un vago senso di.....sbandamento! ma ho sempre letto!!! lo giuro :-)
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