giovedì 17 dicembre 2009


ATTUALITA'

Forze armate e privatizzate

di Gianluca Di Feo
Tutta la gestione della Difesa passa in mano a una società per azioni. Che spenderà oltre 3 miliardi l'anno agli ordini di La Russa. Così un ministero smette di essere pubblico

Le forze armate italiane smettono di essere gestite dallo Stato e diventano una società per azioni. Uno scherzo? Un golpe? No: è una legge, che diventerà esecutiva nel giro di poche settimane. La rivoluzione è nascosta tra i cavilli della Finanziaria, che marcia veloce a colpi di fiducia soffocando qualunque dibattito parlamentare. Così, in un assordante silenzio, tutte le spese della Difesa diventeranno un affare privato, nelle mani di un consiglio d'amministrazione e di dirigenti scelti soltanto dal ministro in carica, senza controllo del Parlamento, senza trasparenza. La privatizzazione di un intero ministero passa inosservata mentre introduce un principio senza precedenti. Che pochi parlamentari dell'opposizione leggono chiaramente come la prova generale di un disegno molto più ampio: lo smantellamento dello Stato. "Ora si comincia dalla Difesa, poi si potranno applicare le stesse regole alla Sanità, all'Istruzione, alla Giustizia: non saranno più amministrazione pubblica, ma società d'affari", chiosa il senatore pd Gianpiero Scanu.

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1 commento:

Unknown ha detto...

La gestione amministrativa della difesa in mano privata con amministratori nominati dal ministro senza controllo parlamentare nè trasparenza?Non mi sembra una buona idea.Se ci fosse il controllo e la trasparenza ,potrebbe funzionare.Le spese potrebbero essere razionalizzate in funzione degli obiettivi e l'efficienza aumenterebbe.Tutto questo nel presupposto dell'interesse supremo del paese e della pace nel mondo.Ma sono questi gli obiettivi e gli ideali dei riformatori?Non lo sappiamo ma vista l'aria che circola è legittimo dubitarne.
Franz

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