
Se l’unità delle forze di governo si rompe, avverte Schifani, l’unica via è il voto anticipato: "Compito della maggioranza è garantire che in Parlamento il programma del governo trovi la compattezza degli eletti per approvarlo. Se questa compattezza viene meno, il risultato è il non rispetto del patto elettorale. Se ciò si verificasse, giudice ultimo non può che essere, attraverso nuove elezioni, il corpo elettorale".
Lealtà, anche in politica, significa coerenza e rispetto verso il mandato ricevuto dagli elettori, ha detto Schifani. Già in mattinata il presidente del Senato aveva ribattuto all’invito di Fini a scrivere tutti insieme le regole: “giusto volare alto sulle riforme, ma il processo breve è un problemna squisitamente politico”.
Mentre Berlusconi continua a tacere, i malumori e le tensioni nella maggioranza affiorano con sempre più forza. Dal canto suo, il presidente della Camera Fini tira dritto: “Di fronte al nostro bipolarismo un po’ muscolare serve condivisione”, insiste Fini mettendo in guardia le leadership dall’inseguire gli umori. “Un modello condiviso dell’Italia futura – spiega Fini – quella che vedranno i nostri figli e i nostri nipoti”.
Secondo il segretario del Pd Bersani, le parole di Schifani equivalgono a dire che il centrodestra ha grossi problemi: “Vogliamo credere che non si sentano padroni della conduzione della legislatura”. Della stesso tenore il pensiero di Fini che qualche giorno fa aveva chiarito che le elezioni anticipate le "decide il Capo dello Stato". FONTE:Vita di Donna Community
2 commenti:
Quando!!!!!!!!!!
Qui lo dico e qui lo nego; come sempre. Berlusca manda avanti il portavoce gli fa lanciare un sasso nello stagno per dire poi che quel sasso non era suo.
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