
È l’ipotesi di diversi epidemiologi riportata su New Scientist.
Si spiegherebbe così perché con l’aumento degli starnuti siano diminuiti i casi di influenza A.
È successo in Francia ma anche nella maggior parte dei Paesi in Europa.
Con l’arrivo del freddo, e del classico raffreddore, i contagi del virus H1N1 hanno subito infatti una battuta d’arresto.
Potrebbe essere la conseguenza dell’ “interferenza virale”: il comune rhinovirus del raffreddore blocca il virus responsabile dell’influenza A.
La teoria
“Pensiamo che quando una persona ha già un’infezione - spiega Ab Osterhaus dell’università di Rotterdam - le sue difese antivirali si ‘accendono’ e respingono gli altri tipi di virus”. Quanto queste interferenze fra virus siano importanti però è ancora poco chiaro. Ci sono infatti anche casi in cui lo stop del secondo virus arrivato non si è verificato. Altre volte, invece, si sono registrate situazioni in cui i due virus convivevano nella stessa persona.
Ma più di un ricercatore in giro per il mondo, dall’Australia alla Francia agli States, ha notato che quest’anno la pandemia di influenza A si è fermata quando il raffreddore ha iniziato a diffondersi. É successo, però, soprattutto in Europa.
Perché non negli Stati Uniti? Ian Mackay, dell’università del Queensland ipotizza che il raffreddore da solo non basti a schermare il virus dell’influenza A quando l’esposizione all’H1N1 è massiccia, come negli Usa.
Studiare di più
Di certo l’ipotesi del “raffreddore barriera” ha richiamato l’attenzione degli studiosi sul rhinovirus, liquidato troppo spesso solo come responsabile del naso che cola. Studiarlo di più sarà utile per sviluppare, in futuro, medicinali capaci di “accendere” le nostre difese antivirali. Senza provocare starnuti però.
Da:City
1 commento:
Io, il raffreddore l'ho preso proprio in questi giorni. Speriamo che mi faccia da scudo.
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