

Vi ricordate della "social card"?
La tanto pubblicizzata tessera dei poveri, distribuita poco prima dell'ultimo Natale?
Che fine ha fatto? Funziona ancora? E se sì, quanti sono i fruitori?
A 12 mesi dal suo lancio, la carta acquisti ha raggiunto meno della metà dei "bisognosi" previsti dal ministero dell'Economia: 627mila le richieste accolte e solo 450mila i beneficiari attuali, di fronte a una previsione governativa di un milione e 300mila persone.
Cosa non ha funzionato? "Requisiti troppo stretti e procedure farraginose", rispondono i sindacati.
Quanto vale? 40 euro al mese, caricati bimestralmente.
A circa un anno dal lancio, come è andata a finire? I numeri ufficiali forniti dal ministero dell'Economia parlano chiaro: 830mila sono le richieste ricevute, 627mila quelle accolte. I beneficiari attuali della carta sono però solo 450mila (ben al di sotto del milione e 300mila attesi dal ministero dell'Economia), i soldi caricati sulle carte sono stati finora 306milioni e di questi sono stati spesi 240milioni, per un totale di nove milioni e mezzo di acquisti effettuati.
La Social card continua… ma i fondi no
Il ministro Sacconi aveva annunciato, a giugno scorso, che sarebbero stati rivisti i severissimi paletti per avere accesso alla carta.
Ma non se n'è fatto più nulla. E, come non bastasse, la stessa legge sullo Sviluppo, che doveva contenere le attese novità, “sposta” i fondi. destinati inizialmente alla “tesserina”, ai Comuni, che potranno usarli come meglio credono.
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