sabato 21 novembre 2009

LA SOCIAL CARD IMPLODE COME OGNI INIZIATIVA NOSTRANA



Vi ricordate della "social card"?
La tanto pubblicizzata tessera dei poveri, distribuita poco prima dell'ultimo Natale?
Che fine ha fatto? Funziona ancora? E se sì, quanti sono i fruitori?
A 12 mesi dal suo lancio, la carta acquisti ha raggiunto meno della metà dei "bisognosi" previsti dal ministero dell'Economia: 627mila le richieste accolte e solo 450mila i beneficiari attuali, di fronte a una previsione governativa di un milione e 300mila persone.
Cosa non ha funzionato? "Requisiti troppo stretti e procedure farraginose", rispondono i sindacati.
Quanto vale? 40 euro al mese, caricati bimestralmente.
A circa un anno dal lancio, come è andata a finire? I numeri ufficiali forniti dal ministero dell'Economia parlano chiaro: 830mila sono le richieste ricevute, 627mila quelle accolte. I beneficiari attuali della carta sono però solo 450mila (ben al di sotto del milione e 300mila attesi dal ministero dell'Economia), i soldi caricati sulle carte sono stati finora 306milioni e di questi sono stati spesi 240milioni, per un totale di nove milioni e mezzo di acquisti effettuati.

La Social card continua… ma i fondi no

Il ministro Sacconi aveva annunciato, a giugno scorso, che sarebbero stati rivisti i severissimi paletti per avere accesso alla carta.
Ma non se n'è fatto più nulla. E, come non bastasse, la stessa legge sullo Sviluppo, che doveva contenere le attese novità, “sposta” i fondi. destinati inizialmente alla “tesserina”, ai Comuni, che potranno usarli come meglio credono.

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