giovedì 30 ottobre 2008

MARONI ANNUNCIA TEMPI DURI PER GLI STUDENTI OCCUPANTI


Chi occupa abusivamente le scuole impedendo ad altri di studiare sarà denunciato. Il governo sceglie la linea dura contro le mobilitazioni anti-Gelmini. Dopo giorni di cortei, proteste, scontri e occupazioni contro il decreto, è Roberto Maroni ad annunciare la linea dura, attirandosi le critiche dell'opposizione e degli studenti.
Gli studenti, però, hanno sempre saputo che le scuole non si possono occupare abusivamente, tanto che da decenni ormai, in occasione di manifestazioni di protesta, si sono sempre e soltanto impegnati in azioni di presidio della scuola.
E presidiare la scuola, ancora, fino a prova contraria, non costituisce reato. "D'altronde - dicono gli studenti - noi non abbiamo nessuna intenzione di costringere a non farlo chi vuole studiare. Caso mai è il ministro Gelmini che sta facendo di tutto per ostacolare la nostra voglia di studiare in maniera serena e producente".

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo che commento forbito, da ex insegnante o da agguerrito ultrà?
Occupare vuol dire oziare, spargere polvere dagli estintori, non andare a scuola e ciò che "alcuni", sottilineo alcuni studenti aspirano, tanto vale che rimangano a casa e mostrino le loro capacità nelle attività artiginali, agricole, mondo del lavoro che dalle nostre parti è pressochè scomparso ma che tanti buoni frutti ha reso nel passato.

Anonimo ha detto...

A giorgio: Quanto sei indietro coi tempi e persino miope per quel che c'è scritto qui: chi ha mai inneggiato all'occupazione che sparge polvere dagli estintori e chi ha mai caldeggiato l'ozio? Anche se "otium" potrebbe significare ben altra cosa di quello che Giorgio intende.
D'altronde, appunto perchè sono ex maestro con in più l'esperienza del giornalista (non ex) credo bene di possedere un po' di chiarezza sulla situazione scolastica attuale e su quella passata e contezza sul comportamento di gente che continua ad avere belle fette di prosciutto sugli occhi, da non rendersi conto di ciò che sta accadendo: che cioè finalmente i giovani cominciano ad uscire da uno stato di stallo amorfico in cui tv e lassismo li hanno spinti.Comunque, ognuno può e deve pensare come crede più opportuno, purché abbia la correttezza di non esprimere giudizi offensivi nei confronti degli interlocutori. E' facile, ma non corretto, attaccare etiichette di "ultras" nascondendosi dietro un nome fittizio. Di Giorgio, ce ne sono tanti, anche a Barcellona, ma non tutti sicuramente sono avvezzi a certi linguaggi.

Anonimo ha detto...

io non ho usato un linguaggio scurrile nei suoi confronti,né offensivo, ho soltanto detto che le sue "chiarezze" non sono le mie "chiarezze", la scuola sta rotolando inesorabilmente verso un buco nero, la scuola non sforna più professionisti preparati in ogni settore che va dalla medicina all'insegnamento, al professionismo tecnico. Sono, come lei, un padre che cerca di inculcare ai figli una corretta educazione, far capire loro che a scuola si va per studiare e non per bighellonare, di portare rispetto ai professori ed ai compagni. Infine ritengo che i giovani d'oggi sono abulici perchè non hanno ideali ispirati a cui legarsi, l'insegnamenti scolastici non devono limitarsi alla didattica, ma anche alla formazione deontolgica dei giovani importante metodo che serve ad inserirli nella grande scuola che è la vita.
mi scuso se si è sentito offeso ma io mi riferivo a quanto dai lei detto "E presidiare la scuola, ancora, fino a prova contraria, non costituisce reato", mi sembra un tono che ha il sapore della velata provocazione. Non condividere non vuol dire essere miopi, né essere indietro nei tempi, fino a prova contraria, non vuol dire neanche essere condiscente, è soltanto un democratico modo per affermare idee diverse dal proprio interlocutore.
grazie per lo spazio concessomi cordialmente la saluto.

barcellonablog ha detto...

Intanto per avere lo spazio, correttanente gestito,non è necessaria nessuna concessione. Mentre avviene la non concessione e quindi l'eliminazione del commento se questo scade nella qualità con l'offesa. Pertanto se il commento di Giorgio è rimasto e ha avuto anche risposta, significa che non è stato offensivo. Caso mai è stato carente soltanto per la mancanza della chiara identità di chi l'ha scritto. Ma parliamo della scuola.
Ciò che dovrebbe essere la scuola ideale, per ogni padre di famiglia, mi sembra superscontato: figuriamoci se non lo sarà per chi ha dedicato una vita a questo importante istituto, e quando incontra gli ex alunni trova sempre l'affettuoso abbraccio di figli non immemori.
Nonostante qualche benefico scappellotto.
Adesso a me sembra un buon segno vedere che i ragazzi - già rimproverati per l'apatia e l'inerzia dimostrate - si
svegliano dal torpore e dallo stordimento inflitto da questa società moderna, squalificata dalla televisione,dal globalismo consumistico, dalla corsa all'arricchimento e alla vita facile,dalla droga, dai nascenti rigurgiti razzisli, dalla mancanza di rispetto verso i genitori e gli anziani, e chi più ne ha più ne metta. Aadesso vedere ciò non vi sembra un buon segno? Ciao.

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