

L'atteso sciopero generale della scuola, organizzato da Cgil, Cisl, Uil, Gilda, Snals, ha portato in piazza a Roma centinaia di migliaia di manifestanti, con cortei spontanei e organizzati che hanno confluito in piazza del Popolo, dove i segretari confederali hanno tenuto vibranti comizi
A piazza del Popolo decine di migliaia di manifestanti hanno intonato l'Inno di Mameli prima dell'intervento previsto dei leader sindacali. Alla fine dell'Inno dalla piazza un lungo applauso Molti gli.alunni delle elementari e tanti genitori, i più preoccupati. «perché con i tagli del personale non sapranno dove mandare i loroi figli».
Tanti anche gli striscioni di varie città, a testimoniare la presenza di gruppi di manifestanti provenienti da tutta Italia. Dalle balconate sopra la piazza è stato esposto lo striscione: «Lascuola? Presente, Gelmini incompetente».
Di nuovo in piazza anche gli studenti, dopo gli incidenti di ieri a Piazza Navona, compresi gli universitari che sin dall'inizio hanno solidarizzato con la protesta della scuola. Si contesta il decreto Gelmini, approvato ieri in via definitiva al Senato, che ripristina il maestro unico alle elementari, con il rischio di mettere in discussione la «tenuta» del tempo pieno, ma non solo. Nel mirino ci sono i tagli dei posti di lavoro e degli orari di lezione, il dimensionamento della rete scolastica (con l'accorpamento di istituti con pochi alunni), la mancanza di investimenti nel settore.
1 commento:
http://www.tempi.it/interni/003555-e-non-finita-qui
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