giovedì 24 aprile 2008

MI CONSENTA, SIGNOR SINDACO ---- lettera aperta



Ogni tanto, una letterina aperta al mio caro Sindaco, la voglio scrivere. Questa, che vorrei fosse breve, ma non lo garantisco, ha per oggetto i marciapiedi e i chiusini dei tombini che, per le loro pessime condizioni, costituiscono un vero e proprio pericolo per i pedoni.
La nostra incolumità - come vede signor Sindaco mi classifico tra coloro che camminano con le proprie gambe - è a rischio in parecchi punti della città, dove le banchine, quando non ne sono addirittura prive, hanno le mattonelle logore e traballanti, e in diversi posti, presentano tombini con coperchi metallici arrugginiti e logori, tanto che, se inavvertitamente qualcuno ci mette sopra un piede, può sprofondare e rischiare di rompersi o lacerarsi la gamba. Come d'altronde avvenne ad una mia parente che dovette ricorrere al pronto soccorso e, quando ebbe l'intenzione di fare ricorso contro il Comune, i responsabili di Palazzo Longano le fecero spallucce dicendo che "tanto, il Comune era assicurato e, caso mai, avrebbe pagato l'assicurazione". E l'assicurazione successivamente disse "che tanto l'infortunata era stata curata dall'assistenza sanitaria e quindi non poteva pretendere alcun risarcimento". Non dico che ciò sia avvenuto sotto la Sua amministrazione, signor sindaco; il caso si riferisce ad epoca precedente. Ma sa, dispiacerebbe ugualmente, anche adesso, se qualcuno dovesse soffrire per improvviso sprofondamento in uno dei tanti tombini marci. E poi, sa dirmi, signor Sindaco, quando sono stati puliti l'ultima volta i pozzetti di cui sopra? Il puzzo di chiavica che emanano ci sembra poco rassicurante. Quei tombini potrebbero essere ricettacolo, oltre che di pericolosi ratti, anche delle larve di quei fastiosissimi insetti (pappataci, zanzare tigri) che ci tormenteranno fra qualche mese.
A tale proposito, prima di chiudere, mi consenta l'ultima domanda: -Cosa è stato fatto per la cosiddetta demuscazione?

Francesco Cilona


FOTO://Piazza Duomo e via Umberto

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Prof. Cilona, tempu pessu e filu cassariatu.

Anonimo ha detto...

Lo so che il vecchio detto non mente, ma io ci provo. Potrebbe darsi che, nell'entusiasmo della vittoria,faccia capolino un po' di maggiore sensibilità verso i problemi ninuti dela città, che sono certamente più urgenti di certi piani faraonici. Vuoi vedere che Candeloro stavolta risponderà, e lo farà senza nascondersi dietro il dito dell'anonimato? Se ci stai, Giovanni, punto nella scommessa due Euro. A proposito, ieri me ne hanno affibbiato uno falso. Ma quello non lo scommetto. Lo terrò per unità di confronto...non si sa mai.

Anonimo ha detto...

Prof. Cilona, scommessa accettata,
ci vediamo

Anonimo ha detto...

Anch'io penso che non ti risponderà.Non per cattiveria ma perchè ha altro a cui pensare.La sicurezza, la città ordinata e manutenata non interessa a nessuno. Comunque, penso pure che fare il proprio dovere di cittadino e segnalare i guasti e criticare il "potere arroccato" non sia tempo perso e...I proverbi sono luoghi comuni che non tengono conto dei tempi e dei luoghi. Prima o poi si convincerà che è necessario è giusto rispondere ai cittadini che fanno il loro dovere.

Anonimo ha detto...

"Vedendo facendo", diceva mio padre. Comunque non siete i soli ad essere convinti che non avrò risposta. Una persona, molto vicina al soggetto che dovrebbe rispondere, mi ha detto la stessa cosa, che cioè, su questo argomentoo non risponderà, perchè saranno i fatti a rispondere... E allora potremmo dire "facendo vedendo", al contrario di come diceva mio padre. Niente da meravigliarsi,però,visto che ormai il mondo è al rovescio.

Anonimo ha detto...

Vedendo facendo va sempre bene.Ma prima bisogna avere una linea, e la linea deve essere sempre nell'interesse di tutti.E' questa linea che non vedo.

Anonimo ha detto...

Riprovo.Fanz

Anonimo ha detto...

Hai visto che ci sei riuscito?

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