
Misurazione ad occhio e stima per confronto. Pare che stessero facendo ciò, cinque alunni di una scuola media in provincia di Napoli, mentre in classe li sorvegliava un'insegnante, per un'ora incaricata a supplire la titolare assente.
Da ciò è scaturita una denuncia a carico della professoressa e la segnalazione dei ragazzini - dodicenni - alla Procura dei minori.
Docente ed alunni, tuttavia, continuano ad andare regolarmente a scuola.
Questo il fatto in sintesi: pare che, dispostisi in cerchio in un angolo dell'aula, i ragazzini non facessero niente di straordinario, se non un esercizio autodidattico di raffronto della lunghezza dei cinque pisellini, per stabilire chi l'avesse più lungo. La professoressa, seduta in cattedra, probabilmente intenta a esaminare il registro di classe, non si sarebbe resa conto del tipo di esercitazione, anche perchè pare che si fosse tolta le lenti di vista (miopia?) per leggere meglio.
Il preside della scuola s'è detto allibito e incredulo.
Comunque, niente di tanto eccezionale da sconcertare, visto che misurazioni del genere, tra gli adolescenti di sempre, sono state sin dall'antichità di prammatica. Insomma un fatto naturale per nulla preoccupante.
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