giovedì 16 febbraio 2012

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: IL COMUNE RISCHIA IL COMMISSARIAMENTO? IL CONSIGLIERE CALAMUNERI SOSTIENE CHE CIO' PORTEREBBE AL RINVIO DELLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DELLA PROSSIMA PRIMAVERA


Il consigliere comunale Orazio Calamuneri, in una lettera aperta alla cittadinanza, esprime grosse perplessità  in merito a ciò che considera "pressioni perché si nominasse una commissione d’indagine ( a cui portiamo massimo rispetto) per fare una verifica nel Comune di Barcellona P.G., e alle ulteriori pressioni perché si sciolga il Consiglio Comunale".
Poichè, il Consiglio Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto sarà in carica fino a marzo, Calamuneri si chiede perchè mai debba sciogliersi 45 giorni prima delle elezioni che presumibilmente si terranno a maggio. Per cui non si comprende questa strana frenesia .
"D'altronde - aggiunge Calamuneri - oltre il 99% del popolo barcellonese è contrario allo scioglimento perché vuole votare per cacciare l’incapace amministrazione che ha mal governato questa città da 11 anni. Ed ecco spiegata la cosa “strana”. "E’ mia personale convinzione - spiega - che con un eventuale commissariamento si vuole impedire che i Nania siano sonoramente sconfitti, e cancellato in un colpo il loro strapotere.Oppure se il Comune non sarà sciolto i Nania si potranno vantare di avere operato bene prova ne sia che sono usciti indenni. Quindi in entrambi i casi l’operazione è pro Nania".
A conferma di questo rischio, Calamuneri fa riferimento ad un documento letto il 20 gennaio, durante una conferenza stampa indetta da "Rita Atria", il quale "recitava che nella eventualità che il Comune non fosse sciolto, sarà doveroso che la sinistra apra un confronto di boicottaggio della tornata elettorale. Cioè non si invitava la cittadinanza a non votare ma solo la sinistra in modo che il centro destra votando, vinca facilmente. E questo se non è un aiuto indiretto (o diretto) ai Nania che cos’è?!"
"Ma se il Consiglio invece viene sciolto
- si chiede il consigliere del Pd - che cosa accade? Succede che dopo 11 anni di immobilismo se ne aggiungeranno altri 2, e fanno 13 e i problemi si aggraveranno ulteriormente. I Commissari non hanno mai risolto i problemi di una città. In special modo una città disastrata come Barcellona, dove necessita l’impegno di una classe politica responsabile che affronti i gravi problemi di Barcellona P.G., causati da 11 anni di immobilismo . Primo fra tutti il grave problema della casa con oltre 1000 famiglie in attesa; il problema degli sfrattati, dove famiglie con bambini piccoli e anche ammalati vengono buttati senza pietà sulla strada  e certi radicali estremisti in realtà borghesotti che magari si indignano perché si sposta di qualche metro il seme d’arancia, ma non fiatano quando si sfrattano intere famiglie di gente meno fortunata. Cari signorotti fate politica per sport, per farvi belli, ma non conoscete il bisogno.  Il vivere in una casa dove piove, dove mancano i servizi igienici, nell’umidità, nella muffa con i bambini con la bronchite e l’asma, e con il reumatismo nel sangue. Parlate di sciogliere il Consiglio per distruggere una città. Ma i problemi quelli veri chi li affronta il Commissario?"
"Il Commissario -
prosegue Calamuneri - farà ordinaria amministrazione e i problemi dei pensionati con i loro bisogni, dei giovani senza lavoro, delle donne sottoccupate, malpagate e discriminate: chi si farà carico di tutto questo? Non certo il Commissario".
"Per tutto questo - conclude il consigliere di Palazzo Longano - è necessario rispettare la volontà del popolo Barcellonese, si voti e si mandi a casa chi ha amministrato fino ad ora. E se qualcuno ha sbagliato paghi da solo ma non l’intera città".

7 commenti:

Antonio Mamì ha detto...

Il caro consigliere Calamuneri si è fatalmente dimenticato di specificare che il "documento letto il 20 gennaio" era una lettera inviata da Antonio Mazzeo, il quale non era potuto essere presente alla conferenza stampa, e rappresentava una sua opinione personale e non l'opinione degli intervenuti. Ma si sa... la propaganda...

Inoltre vorrei ricordare al caro consigliere Calamuneri che la vera operazione pro Nania è rappresentata dal silenzio e dalla rumorosa assenza di coloro che, in questi anni, hanno consentito che Nania facesse il bello e il cattivo tempo a Barcellona senza colpo ferire e senza quasi proferire parola...

Pasquale Rosania ha detto...

In effetti il commissariamento rischierebbe di penalizzare più noi. Ma resta il fatto che queste sono scelte ministeriali. Intanto è importante capire quale sarà la relazione della commissione. Ovviamente è essenziale che questa faccia luce sull'operato del Comune e sull'eventualità di condizionamenti.

Sebastiano ha detto...

"Ripeto" Calamuneri, Barcellona ha subito fin troppe umiliazioni da una classe politica inadeguata, inefficace ed esausta. È giunta l’ora del rinnovamento, che a questo punto può essere solo radicale. Una nuova classe politica, giovane e propositiva deve farsi avanti, prendere la guida del paese. In caso contrario non può esserci futuro. È tempo che la moltitudine silenziosa e spesso distratta delle nuove generazioni prenda coscienza e si accolli le responsabilità che per troppo, sono state lasciate a chi da tempo avrebbe dovuto ritirarsi a vita privata. Di costoro non sappiamo che farcene, tornino pure alle loro case.

franzsidoti ha detto...

Sono d'accordo con i commenti precedenti (Antonio e Pako).
Il consigliere Calamuneri ha la possibilità di recuperare credibilità appoggiando la coalizione di centrosinistra, anche se monca del pd ( per esclusive responsabilità di quest’ultimo che non ha avuto autonomia e indipendenza sufficiente per prendere una sana decisione, coerente con l’interesse della città), alle primarie del 26 febbraio p.v.
I voti del patronato che governa sarebbero finalmente utili ad una nobile causa, la causa della buona politica,che pensa ai deboli e ai poveri. Altrimenti sarebbero usati per fare clientelismo , corrotto e corruttivo,approfittatore dei bisogni della povera gente senza difesa, e al servizio di interessi personali. Se uno fa un servizio ai deboli, non glielo deve fare pagare e ,soprattutto, non gli deve strappare la libertà e la dignità di voto, a fini di potere personale.
Calamuneri non si offenda. Non è con lui che ce l'ho, perché capisco che ci troviamo in una situazione di corruzione ambientale ,come diceva Di Pietro e/o di corruzione inconsapevole come dice Saviano.
Il comportamento clientelare dei patronati di qualunque parte non è più accettabile ai fini di una sana politica del bene comune.

franzsidoti

Orazio Calamuneri ha detto...

In merito al dibattito
sulla questione Comune di Barcellona scioglimento si scioglimento no, mi permetto di fare qualche dovuta precisazione: al Dott. Antonio Mamì. Voglio dire che ammette il documento e si discosta dallo stesso anche se non lo critica. E circa gli interventi (n°3) in quella sede, nessuno si è dissociato nemmeno Mamì. Circa l’operazione Pro Nania il Dott. Mamì parla di rumorosa assenza e di silenzio, senza proferire parola. Ma di chi parla. Non certo di me. Anzi, semmai dovrebbe dire perché sono oscurato dalla stampa dove documenti contro questa amministrazione non sono pubblicati. Infine il Dott. Mamì non è stato da me visto in nessuna lotta o manifestazione quindi l’assente è lui.

Su Pasquale Rosania dico che sono d’accordo con lui, ma lo voglio rassicurare che io nell’esercizio delle mie funzioni consiliari non ho subito mai condizionamenti.

Su Sebastiano: capisco la sua amarezza, che in molti potrebbero impegnarsi e non lo fanno. Ma che facciamo, “gli attuali” che ci sforziamo di fare “qualcosa” ci mettiamo da parte e lasciamo totale campo libero agli avversari. Infine dice “di costoro non sappiamo che farcene, tornino pure alle loro case” qui mi sembra un po’ arrogante e velleitario. Perché “puru a regina eppi bisognu da vicina”. Comunque meglio così. Circa il “tornino pure alle loro case” mi dispiace deluderla ma non possiedo una casa, semmai deve dire tornino ai loro affitti.

Su Fraz Sidoti si capisce che vive chiuso in una dorata torre d’avorio lontano dal mondo reale e traspare chiaramente la sua estranietà al mondo del lavoro. Solo chi non capisce un tubo di lavoro può confondere Patronato con Sindacato. Respingo l’attacco portato a chi si occupa di Patronato che sebbene malpagati svolgono una funzione notevole per il disbrigo delle pratiche della gente. Offenderli con frasi come clientelismo, corrotti, corruttori, “approfittatori della povera gente” è veramente diffamatorio e penso che chi scrive queste cose è preparato anche alla inevitabile reazione. Comunque io non “governo” nessun Patronato. Mai fatto Patronato. Io faccio solo Sindacato, punto.

Infine non ho necessità di recuperare credibilità. Mi basta quella che ho.
Orazio Calamuneri

Antonio Mamì ha detto...

Caro consigliere Calamuneri, visto che la chiarezza del mio precedente intervento non è riuscita a squarciare il velo della sua diffidenza, tenterò di fare uno sforzo ulteriore.

In merito alla considerazione di Antonio Mazzeo sul "non votare" alle elezioni, mi pare che l'impegno che stiamo ponendo nelle primarie del centrosinistra testimonii da sè la nostra volontà di andare al voto e di valorizzare la volontà popolare, cosa che il suo partito non ha ritenuto di dover fare sinora. E da buon cristiano dovrebbe sapere che l'attenzione va prestata prima alle travi che alle pagliuzze.

Non ho bisogno di darle risposta sul resto. Ognuno sa l'impegno che mette nelle cose che fa e l'onestà dei propri intenti.

E sono sicuro che lei non ha bisogno di recuperare credibilità. Ma se non mi ha mai visto in lotte o manifestazioni probabilmente ha bisogno di recuperare qualche diottrìa.

Sebastiano ha detto...

Riflettiamo sulle ragioni che determinano il nostro voto: quando si sceglie il medico per amicizia o perché gioca bene al calcio non ci si deve meravigliare se si è sempre malati
Amministrare un Comune significa indirizzare tutte le risorse in modo razionale, cogliere le priorità, evitare la dispersione, significa ottimizzare l’apparato amministrativo in tutte le sue aree d’influenza e di
operatività, rendere agili e puntuali tutti i servizi.
Significa soprattutto rivolgere attenzione a tutto ciò che rende vivibile una Città: la sicurezza, la famiglia, la scuola, la casa, il lavoro, la sanità, l’ambiente, il patrimonio, l’impresa, la cultura, lo sport.
Amministrare vuol dire testimoniare giorno dopo giorno l’impegno che come ‘buon padre di famiglia “ il primo cittadino deve agli elettori, ai cittadini, alla Città di Barcellona

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