domenica 22 gennaio 2012

IL CONSIGLIERE COMUNALE ORAZIO CALAMUNERI E LA DRAMMATICA SITUAZIONE DI CHI HA PERDUTO CASA CON L'ALLUVIONE

IL DRAMMA DEL LONGANO AGGRAVA LA GIA' FRAGILE CONDIZIONEDELL'ECONOMIA CITTADINA

                              COMUNICATO STAMPA


Gli eventi alluvionali del 22/11/2011 sono stati il colpo di grazia per la città di Barcellona P.G.. Una città con un’economia fai da te, con nessun progetto di sviluppo. Si va avanti con un’agricoltura che prima era un vero polmone economico ma che adesso è arretrata e risente della fragilità del territorio. Infatti molte aziende agricole di fiori e piante sono state messe in ginocchio dall’alluvione, l’edilizia è semibloccata e dal nuovo piano regolatore non si capisce che tipo di sviluppo economico questa città deve avere, molto debole nelle infrastrutture, con oltre il 60% della popolazione in seria difficoltà per la mancanza di lavoro e di case economico popolari. Infatti sono in molti con la necessità di una casa, mentre gli affitti sono proibitivi e alla distanza provocano sfratti. E la povera gente vive nella sofferenza e nella privazione, non si curano nemmeno i denti per i costi e carenze di strutture pubbliche, mentre i padroni di alloggi ai primi ritardi nei pagamenti, sfrattano senza pietà buttandoli sulla strada. Caro Don Salvino, altro che “ama il prossimo tuo come te stesso”, qui in tanti adorano solo il Dio Denaro. E qui l’amministrazione Comunale è pesantemente colpevole perché in 11 anni di Governo non ha saputo o voluto costruire nemmeno un alloggio popolare incurante del bisogno delle giovani coppie e dei senza casa. E adesso dopo l’alluvione la situazione è fortemente peggiorata. Intanto abbiamo ancora famiglie sfollate e a questi si aggiungeranno fra alcuni giorni gli sfrattati, determinando così una miscela esplosiva. E qui scontiamo la mancata programmazione del fabbisogno cittadino di case per i meno abbienti, certo per scelta di classe. La nuova amministrazione Comunale che verrà dovrà cambiare radicalmente politica. Procedendo ad una profonda rivoluzione dentro il palazzo. Dove la macchina burocratica ora anchilosata e arrugginita, si deve ripassare profondamente. “certi” uffici ora passivi, devono diventare propositivi. Si dovrà lavorare con passione, impegno e fantasia. Certi uffici “sulla carta” vanno rivoluzionati e rilanciati. Occorre un lavoro corale con gente motivata (e ci sono) che si rimbocchi le maniche. Barcellona P.G. si deve rilanciare. La tragedia del fango e del volontariato ha voltato pagina definitivamente. Niente è più come prima e certi “personaggi” hanno mostrato la corda, dando prova di essere inconsistenti. Vedi trasferimento dell’esattoria, (che tanti disagi ha provocato alla città) e vedi la nuova stazione ferroviaria ridotta a luogo di desolazione. La popolazione è stremata per questo diciamo basta con i Rais, e basta con le pacche sulle spalle da parte di personaggi che ora si atteggiano a salvatori della Patria dimenticando le loro responsabilità. Infatti basta vedere che dal 22/11/2011 Barcellona P.G. è stata lasciata nel corridoio di un ospedale su una barella, in attesa di essere visitata per avere scritta la cura per guarire dalle profonde ferite riportate. Danni e ferite che con una politica preventiva e lungimirante si potevano quantomeno limitare e di molto. Eppure i segnali ammonitori ci sono stati eccome. Il popolo barcellonese come nel “fango” quando i primi giorni non c’era “nessuno” ad aiutare all’infuori dei giovani che con commovente slancio senza parlare e senza chiedere niente si sono prodigati per aiutare. Quello stesso popolo prenda il destino di questa città nelle sue mani e lo porti in una dimensione  di progresso, solidale e umano.

                                                                                                         
                                                                          Orazio Calamuneri        

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