sabato 5 novembre 2011

AMARE RIFLESSIONI SULLE CAUSE E LE RESPONSABILITA' DELLA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO



COMUNICATO

In queste ore drammatiche e di grande sofferenza delle popolazioni della costa ligure, destinatari della solidarietà e della commozione dell’intera nazione, dove a pagare il tributo più alto sono, al momento, donne e bambini ci induce a riconsiderare la letteratura del modello di sviluppo, urbano e rurale, del territorio e fare il mia culpa per esserci resi responsabili di averlo squarciato e impoverito. La corsa miope, talvolta dissennata, all’interesse immediato ispirato allo sfruttamento delle risorse del territorio come mezzo di un finto sviluppo in barba al rispetto della natura, della sicurezza alla pubblica incolumità e allo sviluppo eco-compatibile, ora ne paghiamo le amare conseguenze.

La zona di Giampilieri e di Messina Sud, San Fratello e i Nebrodi, le comunità tutte, resteranno per sempre nel racconto di una provincia e di una terra umiliata e mortificata con una classe politica di governo, locale e nazionale, che ha poco rispetto per le vittime innocenti delle alluvioni che hanno devastato i rispettivi territori da due anni a questa parte.

Mi chiedo e chiedo a chi ha responsabilità di governo della cosa pubblica, a cosa giova indignarsi o intristirsi a fronte della sberla, appena subita, con l’inganno, circa i fondi promessi e poi depredati di 190 milioni di € da destinare alla messa in sicurezza del territorio più vulnerabile se poi non si ha il coraggio di sobbalzare e rivendicare rispetto della dignità dei propri cittadini amministrati. Mi chiedo ancora: cos’altro si aspetta di subire per convocare con la massima urgenza, sul tema, i consigli Comunali e il consiglio provinciale, per assumere tutta la nostra indignazione e chiedere al governo nazionale di riparare ed assegnare in tempi celeri le risorse economiche necessarie, anche se colpevolmente tardive, da destinare al risanamento e alla ricostruzione per ritornare alla vita normale e soprattutto per dare nell’immediato un tetto alle migliaia di sfollati?. Sono domande che Sinistra Ecologia e Libertà rispettosamente rivolge ai rappresentanti dei rispettivi civici consessi di Comuni e Provincia Regionale quali massima rappresentanza dei cittadini amministrati, e interrogarsi, con rispettoso riguardo e senza invidia, per le popolazioni del centro Nord che in questo momento lottano contro il fango e le inondazioni, perché queste disparità di trattamento posto che in pochissimi giorni quelle popolazioni hanno avuto assegnate considerevoli risorse per uscire dall’emergenza?.

Salvatore Chiofalo –Coordinatore Provinciale SEL.

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