lunedì 28 novembre 2011

BARCELLONA POZZO DI GOTTO: L'URLO DEL LONGANO DEV'ESSERE LA SIRENA CHE E' MANCATA PER AVVISARE LA CITTA'



ragazzi al lavoro: foto di Patrizia




Essere o non essere: questo è il grosso dilemma che la grande alluvione che ha investito martedì scorso Barcellona Pozzo di Gotto comporta.

Siamo stati per le strade della città, dove nonostante tutte le possibili precauzioni ancora regna il caos, sia per l'intensità del traffico, che ingarbugliato solleva cortine di polveri sottili, sia per gli ammassi di fango tendenti a indurire là dove con grande fatica ed abnegazione sono stati accumulati, e di fronte a tanto scompiglio ci siamo chiesti se l'urlo del Longano e degli altri corsi di fango farà sentire l'eco per molto tempo ancora.

Ci siamo arrovellati il cervello per dare una risposta all'essere o non essere di alcuni fattori che la Natura ci ha inteso sottolineare.

Li diciamo, sperando di non cadere in qualche errore.

E' o non è necessario che Giove pluvio ci mandi altra pioggia?

Se ciò accadesse, il timore di ulteriori pericoli prevarrebbe sulla speranza che possa quell'acqua costituire un lavaggio per le strade divenute vere e proprie trazzere interrate?

E' o non è necessario rendersi finalmente conto che uno dei fattori che hanno aggravato gli effetti dell'esondazione va ricercato nella tombinazione, in parte difettosa, del torrente Longano?

E in tal caso è o non è opportuno smantellare parte della copertura di via San Giovanni Bosco?

Ma visto che ci siamo, procediamo:

E' o non è da chiedersi se potrà rimanere la rampa della nuova strada - che tanto utile sta risultando in questi momenti di caos stradale, ma che - per sua buona o meglio cattiva parte - ha senza dubbio fatto riversare tutta quella ondata di acqua e fango dalla via San Giovanni Bosco alle vie del Mare e Amendola?

Essere o non essere: questo è un dilemma che soltanto un attento e onesto futuro amministratore dovrà cercare di sciogliere.

Se si vorrà veramente liberare la città dall'incubo destato dall'urlante vecchio Longano.

Francesco Cilona

Riporto sotto una riflessione inviatami da Tindaro Di Pasquale, un giovane in politica che, in rappresentanza di Circoli dell'Ambiente e della Cultura rurale, intende dare il proprio contributo alla soluzione di un problema fin troppo scottante.

OGGETTO:ALLUVIONE A BARCELLONA POZZO DI GOTTO

"La drammatica alluvione del 22 novembre, che ha colpito la città di Barcellona Pozzo Di Gotto ha messo in evidenza una serie di problematiche legate alla gestione del territorio che vanno approfondite. Intanto, alla base di tutto c’è il cambiamento climatico in atto in questi anni, di cui bisogna tenere conto. Il nostro pianeta non è un organismo statico, ma dinamico, dove un minimo cambiamento locale può influenze estese.

L’esondazione del Longano è stata determinata dall’intensità delle piogge, che hanno trovato nel loro percorso naturale verso il mare una serie di ostacoli. L’acqua ha infatti prima sradicato nelle zone di Migliardo e Castroreale una grande quantità di alberi, trascinandoli nell’alveo, ha poi incontrato i ponti e infine la copertura di circa 700 metri, realizzata in corrispondenza del centro urbano di Barcellona. La parte sottostante, a suo tempo regolarmente pavimentata per lo scorrimento delle acque, si è riempita di detriti provenienti appunto dalle zone franate, rendendo difficoltoso il percorso dell’acqua, formando una sorta di tappo. E’ così tracimata, allagando tutto il centro cittadino.

Va detto che in questi giorni sono sorte delle polemiche in relazione alla pulizia del torrente che sarebbe stata omessa dall’ amministrazione Nania ,ebbene, oltre ai dati visivi , le fatture in possesso dell’ amministrazione , smentiscono in maniera evidente, quanto detto da coloro i quali evidentemente hanno ritenuto di poter fare politica dinnanzi ad una tale sciagura.

Cosa fare per evitare il ripetersi di un evento di tale portata? Intanto rivedere la piantumazione degli alberi lungo le sponde montane del torrente, capire come evitare che la furia delle acque possa sradicarli. Operare una periodica pulizia dell’alveo e soprattutto la pulizia e il controllo periodico di tutto l’alveo coperto. Rivedere e migliorare il sistema delle briglie a monte, operare con l’ausilio degli esperti di geologia e di idraulica per rendere il più possibile regolare il flusso delle acque, alla luce dell’aumento delle precipitazioni atmosferiche, peraltro concentrate nell’arco di pochi giorni.

Riconsiderare eventualmente lo smantellamento di parte della copertura, che comunque, ne siamo consapevoli, comporterà grossi problemi di viabilità. Riconsiderare l’ultimo tratto di copertura, con pendenza verso l’interno e non verso l’alveo scoperto del torrente.

Possibilmente verificare se è il caso di fare sigillare e rendere non più agibili i piani cantinati degli edifici nelle aree a rischio, ovviamente compensando i proprietari per il mancato utilizzo di queste superfici. Prescrivere per le eventuali nuove costruzioni o ristrutturazioni, ove possibile, un sollevamento del piano di calpestio del piano terra di circa 45 centimetri.

Comunque attuare quanto previsto dall’art. 149 Aree a rischio esondazione, delle Norme Tecniche di attuazione del PRG, integrandolo alla luce di quanto ora avvenuto, con modifica dell’area a rischio esondazione del PRG, che non prevedeva le aree situate immediatamente ai lati del torrente, ipotizzando un’esondazione all’altezza della via Roma.

Detto ciò, si precisa che sin dalla mattina del 22 novembre , il coordinamento dei circoli dell’ ambiente si è messo a disposizione del centro di emergenza comunale,con il quale collabora.

Vogliamo esprimere il ringraziamento a tutti quei giovani barcellonesi , grazie ai quali, si è riusciti in pochi giorni a liberare le strade, grazie ai quali molte persone hanno avuto aiuti , a loro va il più grande ringraziamento e plauso . Esprimiamo la nostra più sentita vicinanza a tutti quei cittadini che in codesta situazione hanno perso le abitazioni o le attività commerciali ."


Nessun commento:

Informazioni personali

La mia foto
barcellona pg, messina, Italy
Questo blog non va considerato testata giornalistica: poichè i suoi post non vengono aggiornati con cadenza periodica e preordinata, non può costituire prodotto editoriale, ai sensi della legge n.62 del 7.3.2001. L'autore si dichiara non responsabile per i commenti ai vari post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non vanno addebitati all'autore, neppure quando vengono formulati da anonimi o criptati. Le immagini pubblicate, quando non sono di proprietà dell'autore, sono procurate con licenza di pubblico dominio o prese liberamente dalla rete. Nell’eventualità che qualcuna violasse i diritti di produzione, si pregano gli interessati di darne comunicazione a questo blog perché si provveda prontamente alla cancellazione.