martedì 14 giugno 2011

REFERENDUM: LUSINGHIERA AFFERMAZIONE NELLA NOSTRA PROVINCIA

In una nota scritta per Sinistra Ecologia e Libertà, il dirigente Salvatore Chiofalo esprime grande soddisfazione per la riuscita della battaglia referendaria

"Uno straordinario risultato elettorale di popolo - afferma Chiofalo - che va oltre ogni aspettativa, così interpretiamo il responso, uscito dalle urne, sui referendum.

Una grande mobilitazione delle coscienze per una lezione di democrazia soprattutto nei confronti di chi si è prodigato per invalidare dall’alto il diritto dovere di esprimersi e poi, ancora, aggravato con l’ invito a fare altro e comunque a disertare l’urna.

Ciò è stato possibile grazie alla generosa e convinta azione con la raccolta di 1.401.000 firme e poi con la campagna di informazione, sui requisiti referendari, delle tantissime associazioni e movimenti culturali, cattoliche, sindacali, di singoli nonché dei tanti partiti di ogni orientamento politico.

A Messina e soprattutto in provincia il risultato dell’affluenza è stato rilevante con punte che in alcune sezioni e interi comuni ha superato il 70% dell’elettorato attivo.

Sinistra Ecologia e Libertà, sostiene Salvatore Chiofalo Segretario provinciale, nei prossimi giorni convocherà anche a Messina i propri organismi dirigenti, per promuovere un serrato confronto, tra gli iscritti e nella società, affinché le ragioni delle scelte strategiche convalidate dagli elettori sull’acqua bene comune, sul no al nucleare e sulla legge uguale per tutti unitamente a tanti altri beni comuni come la non privatizzazione delle spiagge, la tutela dell’ambiente, la tutela dei beni del sottosuolo e dell’aria che respiriamo non facciano parte del mercimonio di proprietà dei tantissimi profeti di un neoliberismo sciagurato e senza regole. Sui beni comuni e sulla qualità della vita SEL intende costruire il mosaico di una idea di società, alternativo a quello voluto e propagandato dalla destra, che guarda con fiducia al suo futuro di orizzonti di lavoro e progresso a favore nostro e delle future generazioni"

3 commenti:

Vanni ha detto...

Voglio umilmente fare osservare al segretario provinciale del SEL che la vittoria referendaria non ha colore politico,e,come dimostrano le ultime rilevazioni statistiche,almeno cinque milioni di elettori del PDL hanno votato i referendum.
Questo significa che beni comuni come l'acqua,l'ambiente,la sicurezza e la legalità travalicano i confini politici.
Volere ad ogni costo mettere il cappello ai risultati referendari non è assolutamente corretto nei confronti di TUTTI gli elettori che hanno contribuito alla vittoria referendaria.
Ma questo è un vizio molto vecchio di certa "sinistra".

francesco cilona ha detto...

Infatti!!!Le sinistre spezzatino ancora non hanno capito che bisogna attrarre almeno parte di quanti, pur non essendo schierati a sinistra, hanno partecipato al referendum, e affinché tale travaso riesca è necessario che lo spezzatino non sia più tale.
Se è vero che l'unione fa la forza, è altrettanto vero che solo la concordia fa l'unione.
Per quanto riguarda i 5 milioni che si vogliono accreditare come numero di partecipanti di destra, a mio modesto parere si sta strumentalmente presentando un teorema sbagliato.
In quei cinque milioni potrebbero esserci stati benissimo tanti giovani che nelle passate consultazioni non avevano votato per l'età ed altri per volontaria astensione. Non si spiegherebbe altrimenti lo scarsissimo numero dei no, particolarmente nel referendum che maggiormente premeva a Berlusconi.

Vanni ha detto...

Mi piace la definizione di sinistra spezzatino.
Riguardo all'elevato numero di si per il quarto quesito , che a prima vista potrebbe sembrare incompatibile con un voto di centro destra,invece non lo è affatto perchè credo che Berlusconi ed il berlusconismo non lo sta liquidando la sinistra spezzatino,inconcludente e carente di proposte politiche di governo del paese,bensì i suoi stessi elettori ormai stanchi di Berlusconi e dei Berluscones.
Berlusconi è un grande ostacolo allo sviluppo democratico del PDL,primo partito del paese.

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