Quella per il superamento dei quorum referendari è stata una battaglia veramente sentita, e non poteva non essere vinta. Così è stato, anzi meglio di così, cioè più di quanto si potesse sperare. S'è finalmente potuto avere il piacere di constatare che, con la nostra caparbia insistenza, quanti volevamo reimpossessarci dello strumento-referendum, nella sua sostanza di occasione partecipativa alla vita democratica della Nazione, finalmente ci siamo riusciti: e in maniera davvero eclatante.
Ed è stata questa sensazione piacevole che parecchi di noi, amici in facebook, nel tardo pomeriggio, abbiamo provato, incontrandoci in piazza Duomo, su invito del comitato referendario: creatura-simbolo di quella volontà scardinatrice che ha spazzato il velleitario tentativo d'invalidare dall'alto il diritto all'espressione referendaria.
In piazza Duomo, senza nessuna baldoria, senza alcuna forma di rivalsa, ma con l'allegria di chi ha saputo difendere il proprio diritto, ci siamo stretti la mano soddisfatti d'avere - dando ognuno il suo contributo - agito all'unisono per far capire a chi ancora non ha voluto intenderlo che non è più tempo di rimanere nello stagno d'una politica gestita ad usum delphini.
Ed è stata questa sensazione piacevole che parecchi di noi, amici in facebook, nel tardo pomeriggio, abbiamo provato, incontrandoci in piazza Duomo, su invito del comitato referendario: creatura-simbolo di quella volontà scardinatrice che ha spazzato il velleitario tentativo d'invalidare dall'alto il diritto all'espressione referendaria.
In piazza Duomo, senza nessuna baldoria, senza alcuna forma di rivalsa, ma con l'allegria di chi ha saputo difendere il proprio diritto, ci siamo stretti la mano soddisfatti d'avere - dando ognuno il suo contributo - agito all'unisono per far capire a chi ancora non ha voluto intenderlo che non è più tempo di rimanere nello stagno d'una politica gestita ad usum delphini.
1 commento:
Non si poteva mancare. Lo stesso diritto-dovere che ci ha portati all'impegno giornaliero per la conquista del quorum e del più necessario successo dei "SI", ci ha spinti ad incontrarci e a leggere la soddisfazione, ciascuno sulla faccia dell'altro per il successo ottenuto, per tanti insperato. Sappiamo benissimo che si è tentato il sobotaggio da parte di chi temeva la vittoria dei "SI", un sabotato sventato che si è rivolto contro gli stessi sabotatori. Il popolo ha dimostrato di non essere "bue", ha dimostrato che può ribaltare le situazioni più strenue facendo valere il proprio diritto democratico. Spero che i bugiardi, gli ingannatori, i prepotenti, i parassiti, da qualsiasi parte si riproponessero, capiscano che remare contro l'onda possente del popolo è un tentativo inutile poiché il popolo è capace di dimostrare chi è veramente il sovrano in questa nazione e che non è permesso a nessuno di trasformarsi da "presidente del codominio" in dittatore dai poteri soprannaturali. Chiuque esso sia, qualora faccia perdere la pazienza può essere disarcionato!!!
Adesso comincia un'altra era: l'era in cui bisogna vigilare sulle mosse di coloro che siedono sugli alti scanni e credono di convincerci di fare i nostri interessi.
Adesso si deve dare inizio ad un'altra battaglia che personalmente ho intrappreso da tempo: bisogna incalzare i politicanti in Parlamento e specialmente le segreterie dei loro partiti e costringerli a modificare la legge elettorale con cui reintrodurre la preferenza e il proporzionale, ma con lo sbarramento al 3 o al 4%. Tutto ciò prima delle prossime elezioni politiche, perché a nessuno venga la tentazione, pensando di vincere le prossime elezioni di rinviare detta riforma alle calende greche. Siamo stufi di vedere comporre le listedi con candidati amici fidati parenti e amanti dei capipartito o, magari, con persone senza scrupoli disposte a pagare una ricca tangente per ottenere un posto tra i primi canditati delle varie liste.
Meditate gente, meditate!!!
......(Giuseppe Messina)
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